In considerazione dell’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS dei professionisti che pur iscritti agli Albi non sono tenuti al versamento del contributo soggettivo, l’Istituto di Previdenza ha pubblicato una serie di precisazioni relative alle regole e ai termini di prescrizione nonché alla definizione della platea di lavoratori tenuti al versamento.
Obbligo iscrizione INPS: per quali Professionisti scatta
La regola generale è la seguente: è tenuto all’iscrizione alla gestione separata chi svolge in forma abituale lavoro autonomo, eclusi i professionisti iscritti ad ordini che prevedono casse previdenziali di categoria (come, del resto, gli altri autonomi con gestione previdenziali specifiche come gli artigiani e i commercianti).
Ci sono però una serie di sentenze della Corte Costituzionale in base alle quali anche i professionisti iscritti agli ordini devono effettuare i versamenti alla gestione separata se non sono tenuti al versamento del contributo soggettivo presso le Casse di appartenenza.
Nel 2011, una norma di interpretazione autentica ha definitivamente chiarito il perimetro dell’obbligo. Di conseguenza, fino all’anno 2011 non sono dovute sanzioni civili per la mancata iscrizione, che scattano invece per gli anni successivi.
i soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività il cui esercizio è subordinato all’iscrizione ad Albi e che non sono tenuti al versamento del contributo soggettivo presso le Casse di appartenenza e devono versare la contribuzione previdenziale alla Gestione separata, sono esonerati dal pagamento delle sanzioni civili per la mancata iscrizione alla medesima Gestione separata INPS relativamente al periodo precedente l’entrata in vigore della norma di interpretazione autentica e, pertanto, fino all’anno di imposta 2011.
Controlli sugli inadempienti
Il nuovo Messaggio n. 2403/2024 conferma che, anche per chi esercita professioni ordinistiche, può sussistere l’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS.
L’istituto di previdenza effettua a cadenza periodica (operazione Poseidone) specifici accertamenti per recuperare parte dei contributi non versati, anche incrociando le proprie banche dati con le informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo, recupera contribuzione non versata.
Nell’ambito dell’attività di controllo effettuata dall’Istituto, si applicano i normali termini di prescrizione quinquennali. Che, ricorda il messaggio INPS, decorrono dalla data di pagamento prevista dalla legge, eventualmente prorogata dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (vedi Corte di Cassazione n. 4034/2021, n. 3494/2023 e n. 29408/2023).