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Codice del Terzo Settore: i pilastri della nuova riforma

di Anna Fabi

28 Giugno 2024 14:16

Rendiconto di cassa, assemblea e voto telematico, soglie per l'obbligo di revisione: come cambia il Codice del Terzo Settore.

Diventa più rigidi i paletti per redigere il bilancio secondo il rendiconto per cassa, assemblea soci anche telematica, regole più flessibili per la nomina di revisori legali e organi di controllo: sono alcune delle novità inserite nella nuova legge sul Terzo Settore approvata in via definitiva dal Senato il 25 giugno scorso.

Si tratta di un ddl che contiene misure relative alle attività del settore, e altre che invece riguardano la disciplina economica e civilistica.

Nuove regole di bilancio per il Terzo Settore

Sono stati alzati i limiti per poter adottare la forma del rendiconto per cassa a 300mila euro per gli enti privi di personalità giuridica, mentre resta a 220mila euro il tetto per le altre reatà. Chi ha ricavi fino a 60mila euro può anche rendicontare entrate e uscite in forma aggregata.

E’ stata introdotta la possibilità di intervenire in assemblea in forma telematica ed è previsto il voto elettronico, in entrambi i casi a patto che sia sempre possibile verificare l’identità dell’associato.

Novità per gli organi di controllo

Sono stati alzati i limiti che rendono obbligatorio il revisore. In base alla nuova norma, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, e le fondazioni del terzo settore devono nominare un revisore legale dei conti o una società di revisione legale quando superano per due esercizi consecutivi due dei seguenti limiti:

  • 1 milione e 100mila euro di attivo patrimoniale (il precedentemente tetto era pari a 110mila euro);
  • 2 milioni 200mila euro di ricavi (dai precedenti 220mila euro);
  • almeno 12 dipendenti (prima erano cinque).