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Il concordato preventivo introduce una flat tax

di Teresa Barone

27 Giugno 2024 12:23

Varata una flat tax per agevolare l’adesione alla misura del concordato preventivo biennale: ecco in cosa consiste e chi sono i beneficiari.

Il recente decreto correttivo della riforma fiscale varato dal Consiglio dei Ministri introduce alcune novità per il concordato preventivo biennale, introducendo anche una flat tax per alcune Partite IVA.

In base al decreto, con il fine di agevolare l’adesione alla misura, è prevista una flat tax sul differenziale tra il reddito concordato per il 2024 e quello del 2023 per coloro che sceglieranno il metodo storico per l’acconto di novembre.

La percentuale fissa da versare varia dal 15% prevista per la maggior parte dei contribuenti, fino al 12% per i forfettari e al 4% per le nuove attività.

Un’altra novità riguarda l’impossibilità di accedere alconcordato preventivo per i contribuenti in regime forfettario che vi hanno aderito nel 2024, così come per le società e gli enti che nel 2024 sono stati interessati da operazioni di fusione, scissione e conferimento, ma anche per le società di persone e associazioni per le quali siano avvenute modifiche della struttura societaria.