Per i beneficiari della Legge 104 assistiti da familiari sono previste agevolazioni di tipo economico tra cui i permessi retribuiti per assentarsi dal lavoro, indicati con la relativa maggiorazione segnalata in busta paga.
Sia al lavoratore disabile in situazione di gravità, sia al dipendente che assiste un familiare con grave disabilità.
Maggiorarazione Ratei PG: cos’è e come funziona
I caregiver che prestano assistenza al familiare affetto da disabilità godono infatti di tre giorni al mese (fruibili anche frazionati a ore) di permessi retribuiti dal lavoro, validi anche per maturare ferie, tredicesima e quattordicesima.
La loro applicazione, pertanto, è indicata nella busta paga di alcuni specifici CCNL (come ad esempio quello dei Metalmeccanici) con la voce “Maggiorazione ratei PG” (Permessi Giornalieri), che si riferisce proprio ai permessi previsti dalla Legge 104 ed al numero di permessi fruiti mese per mese, con relativa contribuzione.
Durante questi giorni di permesso, il dipendente continua a maturare ferie, tredicesima e quattordicesima se c’è la specifica previsione nel contratto collettivo applicato, come ad esempio nel CCNL Metalmeccanici.
Ricordiamo che, ad ogni modo, durante la fruizione dei permessi maturano sempre ferie, anzianità di servizio, tredicesima e TFR, per la quasi totale generalità dei CCNL.
Trattandosi di permessi retribuiti, è infatti necessario inserire in busta paga una sorta di compenso aggiuntivo, calcolato tenendo conto dei ratei maturati di tredicesima, quattordicesima e ferie anche durante i permessi 104 (Art. 33, comma 3).
La cosiddetta maggiorazione – che non è dunque un aumento di stipendio ma solo una compensazione contributiva dell’assenza retribuita dal lavoro per motivi familiari – aumenta su base mensile poiché si accumula sulla base delle ore di permesso fruite dal caregiver.
Per ogni ora di permesso 104 goduta viene corrisposta la quota parte dei ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità, oltre alla quota relativa alle ferie e ad altri eventuali istituti contrattuali.
La voce aumenta ogni mese in modo proporzionale alle ore di permesso fruite. Così come avviene per altri permessi giornalieri o a ore retribuiti che spettano ai lavoratori (ad esempio i permessi per allattamento).
Chi fruisce dei permessi 104 in veste di caregiver, in ultima analisi, si potrebbe trovare in busta paga una specifica voce denominata “Maggiorazione ratei PG” – ma potrebbe essere indicata anche diversamente – che tuttavia non va confusa con una integrazione sulla RAL (stipendio lordo annuo concordato con il datore di lavoro) ma come una compensazione della retribuzione e della contribuzione figurativa ai fini della maturazione di ferie e mensilità aggiuntive (tredicesima e quattordicesima), nonché del TFR.
Le altre maggiorazioni
Nè bisogna confondere la maggiorazione dei ratei sui permessi giornalieri retribuiti con la maggiorazione contributiva che spetta agli invalidi ai fini della maturazione del diritto alla pensione: in quel caso è l’INPS che, al momento di calcolare la prima decorrenza utile per la pensione dei lavoratori sordomuti e degli invalidi almeno al 74%, aggiunge due mesi di contributi figurati per ogni anno (per un massimo di 5 anni) in applicazione del beneficio previsto dall’articolo 80, comma 3, della legge 388/2000.