Barometro HR, focus sul Talent Management

di Noemi Ricci

26 Febbraio 2009 17:30

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Presentati ieri i risultati del Barometro HR, la sesta edizione della ricerca annuale che misura clima aziende e le tendenze evolutive dela gestione dei talenti in Europa

Presentato ieri a Milano, in occasione dell’evento promosso da Oracle e organizzato da CSC con il patrocinio di HR Community e Università Tor Vergata, la sesta edizione di Barometro HR, la ricerca annuale che misura clima aziende e tendenze evolutive della funzione Risorse Umane in Europa.

L’indagine ha coinvolto i Responsabili HR di circa 150 tra le maggiori aziende europee – principalmente dei settori industria (41%) e servizi (32%) – per comprendere il ruolo del Talent Management nelle aziende del futuro e il trend evolutivo delle politiche HR a livello internazionale.

Cinque gli aspetti della funzione Risorse Umane analizzati: gestione lavoro e competenze; aumento produttività ed efficacia; tecnologia; sviluppo sostenibile; clima aziendale.

Per il 55% dei Direttori HR, è priopritario il controllo del clima aziendale, seguito dall’implementazione di politiche di integrazione (40%).

Generalmente soddisfatti (72%) degli strumenti tecnologici a loro disposizione, il 34% dei direttori HR auspica però una migliore informatizzazione delle funzioni per pagamenti e amministrazione del personale.

Dai risultati emerge un clima generale in grande fermento: il 53% degli intervistati prevede infatti un radicale cambiamento nell’organizzazione nei prossimi due anni e per il 38% di loro questo avverrà grazie alla riorganizzazione del lavoro.

Grande spinta arriverà anche dalla globalizzazione, vista come opportunità per sviluppare politiche HR internazionali (45%), frutto della necessità di conquistare mercati esteri (40%) e resistere alla concorrenza internazionale (42%).

Ma è sul ricambio generazionale, oggi fortemente in crisi, che deve esser concentrata l’attenzione: il 42% dei dirigenti HR la ritengono un’opportunità (contro il 27% che lo ritiene fonte di difficoltà).

Prioritari, poi, la mobilità professionale (51%) e il trasferimento di competenze (35%): di fatto, per il successo dell’azienda è necessario saper attrarre e mantenere i talenti (65%), migliorare le competenze chiave (50%) e guidare le riorganizzazioni (44%).