L’Agenzia delle Entrate sta inviando comunicazioni ai contribuenti sulla mancata presentazione della Dichiarazione IVA o su eventuali omissioni, errori o difformità.
Il destinatario può sanare la situazione entro 90 giorni dal termine ordinario del 30 aprile, quindi entro fine luglio, pagando sanzioni ridotte da ravvedimento operoso.
Le indicazioni sono contenute nel provvedimento del 12 giugno 2024. Vediamo cosa prevede.
I dati nelle Dichiarazioni IVA sotto la lente del Fisco
Il Fisco utilizza i dati di fatture elettroniche e corrispettivi giornalieri per verificare, nell’anno d’imposta 2023, eventuali irregolarità nella Dichiarazione IVA: mancata presentazione, compilazione del Quadro VE omessa, dichiarazione di operazioni attive inferiori a mille euro.
Le operazioni attive dichiarate corrispondono al volume d’affari (importo del rigo VE50) aumentato dall’importo delle cessioni di beni ammortizzabili e dei passaggi interni (importo del rigo VE40).
Dove arrivano e come consultare le lettere di compliance
Le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate mettono a disposizione queste informazioni per consentire ai contribuenti di verificare la correttezza dei dati e fornire eventuali elementi giustificativi per le presunte anomalie rilevate.
Arrivano via PEC e sono sempre consultabili nel Cassetto fiscale, presente nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate, e nel portale “Fatture e Corrispettivi”. Contengono:
- codice fiscale e denominazione/cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo e data della comunicazione, codice atto e periodo d’imposta;
- data e protocollo telematico della dichiarazione IVA trasmessa per il periodo di imposta 2023;
- data di elaborazione della comunicazione in caso di mancata presentazione della dichiarazione IVA entro i termini prescritti.
=> Cassetto fiscale AdE: guida alla consultazione
Come regolarizzare l’IVA caso per caso
Il contribuente che riceve queste comunicazioni ha diverse opzioni, a seconda della sua specifica situazione.
- Chi non ha presentato la Dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2023 può regolarizzare la posizione presentando la dichiarazione entro 90 giorni decorrenti dal 30 aprile 2024, con il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta previste dal ravvedimento operoso.
- Chi deve regolarizzare omissioni o errori deve presentare una dichiarazione integrativa con il pagamento delle maggiori imposte, gli interessi e le sanzioni previste. Restano dovute autonomamente, in sede di ravvedimento, le sanzioni ridotte per le cosiddette violazioni prodromiche.
Il contribuente può richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze con le modalità indicate nella stessa comunicazione. Attenzione: non inviare eventuali riposte alla PEC da cui si riceve la comunicazione, perchè non è abilitata a ricevere messaggi in entrata.
Tali comportamenti potranno essere adottati a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui gli interessati abbiano avuto formale conoscenza.
Non si può invece sanare con ravvedimento operoso se è già stato notificato un atto d’accertamento, o se è già arrivata una comunicazione di irregolarità.