I centri estivi rischiano di trasformarsi in un vero e proprio salasso per le famiglie che restano in città per lavoro durante la stagione di chiususra scolastica, chiamate a sborsare cifre superiori rispetto agli anni passati.
Secondo l’indagine realizzata da Adoc ed Eures, infatti, l’estate 2024 segna un rincaro del 10% rispetto al 2023 per quanto riguarda i costi dei centri estivi (sono state prese in esame Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari).
Il costo medio settimanale per una famiglia si aggira intorno a 154,30 euro per ciascun figlio (85 euro per l’orario ridotto), vale a dire 1.234 euro per l’intera stagione.
Sempre secondo l’indagine, sono i centri estivi del Nord Italia a mostrare le tariffe più alte, tanto che Milano risulta la città più cara con un costo medio a settimana di 218 euro, pari a circa il doppio di Bari e di Napoli, mentre a Roma si spendono mediamente 148 euro.
Troppo elevati, ingiustificati e spesso inaccessibili per la maggior parte dei genitori i costi dei centri estivi.Serve un cambio strutturale da parte delle istituzioni per sostenere le famiglie e garantire un servizio educativo e ricreativo accessibile a tutti.
Lo ha dichiarato Anna Rea, Presidente Adoc. Un problema che si ripropone ogni anno e che pesa esclusivamente sui genitori che lavorano e che non hanno il supporto di altri familiari o di strutture pubbliche accessibili.