In arrivo gli ultimi correttivi alla nuova disciplina sul concordato preventivo biennale, istituito nell’ambito della riforma fiscale nei mesi scorsi e finalmente giunto al suo debutto: l’adesione per il 2024 dovrebbe slittare dal 15 al 31 ottobre con il relativo acconto da versare entro il 30 novembre.
Intanto, entro il 15 giugno arriva il software che serve ad estrapolare i dati da utilizzare per formulare la proposta di imponibile concordato.
Vediamo tutto.
Proroga e sconti sul concordato biennale
Sarà un Consiglio dei Ministri in programma nei prossimi giorni a ufficializzare la modifica annunciata dal Governo per concedere più tempo alle Partite IVA di aderire allo strumento: il restyling del calendario 2024 del concordato preventivo è previsto entro il 20 giugno, inserito nel decreto attuativo sugli adempimenti fiscali.
Oltre allo slittamento delle adesioni entro il 31 ottobre, è previsto uno sconto sugli acconti di novembre: la tassazione sarà flat:
L’acconto delle imposte sui redditi è maggiorato di un importo pari a una percentuale (15%) della differenza, se positiva, tra il reddito concordato e quello di impresa o lavoro autonomo dichiarato per il periodo d’imposta precedente.
L’acconto IRAP sarà calcolato al 3%.
Calcolo proposta di concordato preventivo dal 15 giugno
Il concordato (introdotto dal dlg 13/2024 di riforma fiscale) riguarda le Partite IVA a cui si applicano gli ISA (con proposta biennale) e i Forfettari (con proposta per un solo anno fiscale). L’applicativo per il calcolo a regime sarà disponibile ogni anno dal 1° aprile ma, per il suo debutto nel 2024, sarà reso disponibile dal 15 giugno.
Lo strumento permette alle imprese e ai professionisti di concordare un imponibile fisso in via preventiva, su cui calcolare le tasse sul reddito d’impresa o di lavoro autonomo, liquidando le imposte sulla base di quanto concordato a prescindere dal fatturato effettivo.
L’introduzione del concordato ha tra l’altro ripercussioni anche sul ruolo degli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale), che in quest’ottica diventano determinanti per determinare il reddito e stabilire il valore della produzione netta concordabile. Gli ISA, infatti, svolgono una funzione determinate per l’accettazione o il rifiuto della proposta di concordato preventivo: ad una maggior affidabilità fiscale corrisponderà una proposta più vantaggiosa, e viceversa.
Come si calcola il concordato preventivo biennale
La proposta di concordato per i soggetti ISA, in particolare, si basa su quanto emerso attraverso il software di calcolo ISA che in qualche modo influenza l’ammontare delle basi imponibili da concordare con il Fisco.
Il software per il concordato preventivo biennale sarà inserito nell’applicativo web “Il Tuo ISA”, che terrà conto della redditività individuale e di quelle medie come definite dagli ISA.
Lo strumento si applica infatti alle Partite IVA che applicano gli ISA, circa due milioni e mezzo di professionisti, che nei requisiti devono dichiarare di averli applicati nel 2023. Per il 2024 si aggiungono poi anche i Forfettari, per ora in via sperimentale e per un solo anno.
I dati per la proposta di concordato
La proposta del Fisco viene elaborata in coerenza con i dati dichiarati dal contribuente e e di quelli presenti nelle banche dati pubbliche, nel rispetto della sua capacità contributiva.
Gli altri elementi considerati oltre a quelli inseriti nel Modello CPB sono infatti gli andamenti economici e di mercato, la redditività individuale e quelle settoriali che si ricavano dagli stessi ISA.
Dal 15 giugno, dunque, il contribuente o il delegatopotranno inserire i dati fidvsli relativi all’anno di imposta 2023 e le ulteriori informazioni reddituali ricevere per ricevere in automatico l’esito ISA assieme alla Proposta di reddito concordatario per gli anni di imposta 2024 e 2025.
=> Modelli ISA 2024 con integrazione dati online
Fino al 15 ottobre, data che dovrebbe tuttavia essere modificata e portata al 31 ottobre, si potranno inserire i dati necessari per il calcolo della proposta, dichiarando il possesso dei requisiti.
Per l’intero biennio, lo ricordiamo, ai contribuenti che aderiscono saranno riconosciuti i benefici premiali che solitamente sono riservati ai contribuenti che conseguono punteggi di affidabilità fiscale elevati.