PMI Awards 2024: 5 aziende che hanno rinnovato la tradizione con le tecnologie

di Barbara Weisz

6 Giugno 2024 10:05

Innovazione Digitale sul podio, 5 realtà del Made in Italy che hanno saputo guardare oltre: Agrioil, Volteco, Costruzioni Brescianini, Furlanis e Varo.

Agrioil è una PMI con storia pluricentenaria che produce olio nel Parco del Cilento con un frantoio 4.0 e uno stabilimento digitalizzato e proiettato verso il 5.0. Volteco invece di anni ne ha “solo” 45, si trova in Veneto, produce impermeabilizzanti per l’edilizia, e sta portando avanti un progetto che si chiama “Amphibia Digital Analysis” utilizzando intelligenza artificiale per governare il processo produttivo e ridurre gli scarti.

Cosa hanno in comune queste due aziende? Hanno puntato sull’innovazione tecnologica e sono le vincitrici della terza edizione del PMI Award, promosso dallOsservatorio Innovazione Digitale nelle Pmi della School of Management del Politecnico di Milano.

Altre tre imprese hanno invece meritato una menzione d’onore: Costruzioni Brescianini (Pogliano Milanese), Furlanis (Cavaglià in Piemonte) e Varo (Valmadrera, in provincia di Lecco).

Il premio PMI Award 2024

Il premio ha come obiettivo il supporto e la diffusione della cultura dell’innovazione, della trasformazione digitale e della sostenibilità ambientale nel mondo delle piccole e medie imprese, dando visibilità ai progetti più originali e favorendo la circolazione delle eccellenze e i processi di emulazione.

Le imprese hanno potuto candidarsi nei primi mesi dell’anno, alla fine sono stati selezionati 19 progetti fra i quali sono emerse le cinque aziende sopra citate.

La giuria composta dai ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del PoliMi ha valutato i progetti in base ai seguenti criteri: impatto sulle performance aziendali, impatto socio-ambientale, rilevanza strategica, innovatività, modalità di realizzazione del progetto e replicabilità.

Aziende sul podio con tecnologie 4.0 e AI

Sul gradino più alto del podio Agrioil, con il progetto Frantoio 4.0, che applica le tecnologie 4.0 per produrre un olio di qualità tracciato lungo l’intera filiera. La tradizione continua a caratterizzare le prime fasi del processo, dalla raccolta delle olive alla preparazione per la molitura, che invece avviene nel frantoio 4.0, così come le fasi successive si avvalgono dei macchinari dello stabilimento digitalizzato.

Volteco ha conquistato la seconda posizione con il progetto “Amphibia Digital Analysis”, che prevede l’analisi dei dati raccolti e l’utilizzo di algoritmi di machine learning per governare il processo produttivo e ridurre gli scarti generati.

Le menzioni d’onore

Costruzioni Brescianini, azienda manifatturiera milanese, ha iniziato negli anni ’80 a produrre cablaggi per il settore automotive e negli anni ’90 ha aperto il reparto di stampaggio a iniezioni, l’attuale core business. La menzione d’onore è dovuta al progetto “IDEAS – Integrated Data system for Enhanced Analytical Strategies”, che punta ad automazione, efficientamento del processo produttivo, sistematizzazione dei dati raccolti e autonomia operativa.

Furlanis, manifattura tessile biellese che produce nastri dagli anni ’70, ha visto premiato il progetto “Furlanis Innovation”, dedicato alla digitalizzazione del processo produttivo e logistico.

Infine, Varo, da 40 anni costruttore di macchine per saldatura e piega del filo meccanico, con il progetto “Visori 3D per la manutenzione e la vendita di macchinari per la lavorazione del filo metallico”, che impiega tecnologie di realtà virtuale e aumentata per la manutenzione a distanza e la prototipazione rapida sul campo dei macchinari.