Crisi d’impresa: la composizione negoziata funziona poco

di Teresa Barone

31 Maggio 2024 10:19

La composizione negoziata della crisi d'impresa richiede quasi un anno di tempo e funziona solo nel 20% dei casi: Osservatorio Unioncamere.

Scegliere la strada della composizione negoziata per risolvere la crisi d’impresa si rivela proficua in in caso su cinque, con l’obiettivo raggiunto in tempi minori rispetto alla gestione del Tribunale. Il tasso di successo medio trimestrale è al 21,2% delle istanze chiuse, un valore ancora basso nonostante in lieve aumento rispetto al passato.

Secondo i dati dell’Osservatorio di Unioncamere sulla composizione negoziata, l’opzione che mira al salvataggio dell’impresa funziona solo nel 20% dei casi.

Composizione negoziata della crisi: a che punto siamo

L’accesso allo strumento avviene tramite piattaforma nazionale, gestita da Unioncamere: l’imprenditore in difficoltà richiede l’ausilio di un esperto (a pagamento) che funga da conciliatore indipendente con i creditori ed agevolare le trattative di risanamento prima che scatti la segnalazione agli OCRI (Organismi di composizione della crisi d’impresa).

Nel processo, le Camere di commercio supportano le imprese in crisi e le aiutano a sviluppare il progetto di rilancio.

Per quanto riguarda il capitolo costi, c’è invece un compenso da pagare all’esperto, calcolato in base all’attivo dell’impresa, Inoltre, bisogna pagare a questo mediatore anche il rimborso delle spese documentate.

Per quanto riguarda le tempistiche, occorrono mediamente 250 giorni tra la presentazione dell’istanza e la chiusura del procedimento: 357 giorni per quelle chiuse con successo e 227 giorni per quelle chiuse con esito sfavorevole. La fase giudiziale di concordato preventivo concluso con successo, invece, dura in media circa 520 giorni.

Al 15 maggio scorso, le domande pervenute nel corso dell’anno erano pari a 1.450 unità ed il numero di casi archiviati con esito favorevole ha registrato quota 153.

Delle imprese che nel 2024 hanno avviato il percorso di composizione negoziata, solo il 22% ha richiesto nuove risorse finanziarie. Il 76% delle imprese ha richiesto l’applicazione di misure protettive del patrimonio, il 49% ha scelto le misure sospensive.

Solo il 35% ha prima redatto il test di autovalutazione su piattaforma pubblica (www.composizionenegoziata.camcom.it) per una verifica preventiva della possibilità concreta di risanamento.

Il maggior numero di istanze è giunto dalla Lombardia (23%), seguita da Lazio (12%), Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Puglia e Campania.

La composizione negoziata è utilizzata soprattutto da imprese attive nei settori Manifattura e Costruzioni.