Cinque anni fa ho ricavato una seconda camera spostando una porta e una parete interna non portante. Mi pare una difformità e non un abuso dato che non ci sono state variazioni di superficie nell’appartamento. Posso vendere casa pagando la sanzione, se richiesta dal Comune?
Per le modifiche interne senza variazione di volumetria dell’immobile si deve presentare in Comune la nuova planimetria e la documentazione che serve per aggiornare la situazione dell’immobile, pagando il costo delle relative pratiche, che richiedono in tutti i casi l’intervento di un tecnico.
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Lo spostamento di un muro non portante e la realizzazione di una camera richiedono, come titolo edilizio, la CILA, che lei avrebbe dovuto presentare quando ha effettuato i lavori. Ma può farlo anche a posteriori, aggiornando lo stato dell’immobile.
Le regole sono invece diverse per chi sposta un muro portante. In questo caso, il lavoro edilizio richiede la SCIA e per sanarlo, bisogna ricorrere al Salva Casa, che consente di chiedere la SCIA in sanatoria pagando una sanzione.
L’ammenda è pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile conseguente alla realizzazione degli interventi, con un minimo di 1.032 euro e un massimo di 30mila 984 euro.
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Senza ampliamento della metratura l’aumento di valore della casa dovrebbe essere limitato ma comunque c’è una sanzione minima.
In entrambi i casi, dopo aver effettuato la pratica è possibile vendere la casa.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz