Sta per approdare in Consiglio dei Ministri il nuovo disegno di legge dedicato al riordino del settore della distribuzione di carburanti, che avrà come obiettivo anche quello di favorire l’evoluzione della nuova mobilità verso modelli basati sulla sostenibilità e sulla transizione green.
Ddl Carburanti green: cosa cambia
Le linee guida che caratterizzeranno la nuova normativa spaziano dalla disciplina dei rapporti contrattuali fino alla modifica delle disposizioni in materia di indicazione dei prezzi dei carburanti, passando per la regolamentazione del regime delle autorizzazioni per l’attività di distribuzione dei carburanti. Come ha spiegato il Sottosegretario Massimo Bitonci:
le nuove autorizzazioni arriveranno entro 90 giorni in forma espressa (scompare il silenzio assenso) e, in merito alla contrattualistica, si tipizza il contratto d’appalto con l’inserimento di prescrizioni minime.
Inoltre, dal 2025 le autorizzazioni saranno probabilmente subordinate alla distribuzione di almeno un prodotto diverso dai combustibili fossili, sempre in ottica green. Secondo il Ministro Urso:
Finalmente una legge organica che consentirà di qualificare i punti vendita, di regolare la loro contrattazione con le aziende petrolifere e di accompagnare la riconversione verso l’elettrico, rendendo più sostenibile il settore.
Riforma benzinai: più incentivi e meno vincoli
Alcune anticipazioni sui contenuti del Ddl Carburanti sono emerse nel corso del Tavolo tenutosi al MIMIT, al quale hanno preso parte il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, le associazioni di settore e il Sottosegretario Massimo Bitonci.
Con la riforma, ad esempio, non sarà più obbligatorio esporre il cartellone con il prezzo medio (sarà sostituito da un QR Code) e si elimina l’indicazione obbligatoria del differenziale tra prezzo servito e self service.
Ma le vere novità sono più radicali: sono previsti incentivi per la trasformazione green degli impianti, con il finanziamento del 50% delle spese fino a 60mila euro, e agevolazioni per chi costruisce o ristruttura edifici in aree dove si trovano impianti dismessi. Nello specifico, sarà concesso un bonus volumetrico del 10% in più.