Superbonus: scadenza fatture per non perdere il credito

di Teresa Barone

17 Maggio 2024 10:00

È possibile correggere una fattura elettronica respinta e ripresentarla per non perdere i bonus edilizi ma rispettando la tempistica di legge.

Per usufruire nel 2024 i crediti del Superbonus è necessario che le fatture elettroniche relative ai pagamenti siano state inviate al Sistema di Interscambio entro l’anno 2023. Ma cosa succede se un documento scartato è stato successivamente ripresentato nei primi giorni dell’anno successivo?

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito questo dubbio con la risposta 103/2024.

Una fattura scartata viene considerata non emessa ma il contribuente ha la possibilità di correggerla entro un determinato periodo di tempo, rendendola in questo modo valida per l’accesso alle agevolazioni previste.

Secondo la normativa, infatti, il contribuente ha la facoltà di correggere una fattura elettronica scartata entro 5 giorni dalla ricezione della comunicazione relativa allo scarto, rendendo il documento pienamente valido.

Lo scarto non pregiudica di per sé la tempestiva emissione del documento laddove il problema che vi ha dato corso venga corretto nei cinque giorni successivi alla ricezione del messaggio che dà conto dello scarto stesso.

Restano escluse le correzioni ripetute che portino al superamento dei termini previsti dall’articolo 21 del DPR 633/1972 per l’emissione delle fatture.