I Comuni hanno tempo fino al 30 giugno per comunicare le tariffe 2024 della TARI, come previsto dalla proroga concessa dal Governo.
Anche per quest’anno, tuttavia, si attendono rincari più o meno pesanti, a causa dell’inflazione ma anche degli aumenti che riguardano il carburante per il trasporto rifiuti a carico delle municipalizzate che svolgono il servizio di nettezza urbana.
Lo si evince analizzando quanto deciso nei grandi Comuni in merito alle tariffe TARI 2024.
A Roma la giunta capitolina guidata da Roberto Gualtieri ha approvato le nuove delibere, che aumentano del 3% (e non più del 14% come previsto inizialmente) la tassa sui rifiuti.
A Genova, gli incrementi dovrebbero attestarsi sul 6,8%. A Palermo il Comune ha deliberato rincari del 6%. A Verona scatta sia l’aumento della tassa di soggiorno sia quello della TARI, fissato al 5,61%.
Ancona e Perugia segnano per la TARI addirittura +7%. Aumenta poi del 3% a Firenze e del 3,3% a Padova, mentre a Bologna resta invariata a fronte dei forti aumenti applicati alla tassa di soggiorno e alle rette della refezione scolastica.
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In coontrotenza solo Milano, dove il Consiglio comunale non solo ha ridotto la TARI ma ha anche approvato una nuova agevolazione destinata agli under 30 residenti o domiciliati in città, che possono beneficiare della riduzione del 25% della parte variabile della TARI. Previsti anche sconti per i nuclei familiari numerosi (quattro o più componenti), per gli over 75 e per i genitori soli.
In attesa di conoscere le delibere degli altri Comuni, ricordiamo che per quest’anno gli aumenti possono raggiungere un massimo del 13,7%.