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Mutui casa: nuovi tassi in calo e rata meno cara

di Teresa Barone

14 Maggio 2024 10:40

Calano i tassi di interesse sui nuovi mutui per acquisto casa e si riduce la rata mensile per i finanziamenti variabili in essere: dati, stime e trend.

I tassi di interesse sui mutui erogati alle famiglia per l’acquisto di una casa sono finalmente in calo, collocandosi al 4,21% nel mese di marzo 2024 contro il 4,31% di febbraio. Lo ha rilevato l’ultimo bollettino della Banca d’Italia pubblicato il 10 maggio.

La discesa dei tassi riguarda i prestiti per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG).

Rata e tassi dei mutui finalmente in calo

Secondo le stime di Facile.it che ha analizzato i futures sugli Euribor, inoltre, il primo calo evidente degli importi delle rate del mutuo variabile dovrebbero manifestarsi a partire da giugno, con una diminuzione di circa 22 euro.

Un mutuo variabile da 120mila euro in 25 anni sottoscritto prima dell’escalation dei tassi  vedrà calare la rata di 65 euro entro dicembre 2024 e di circa 100 euro a giugno 2025.

L’Euribor, l’indice cui sono legati i mutui a tasso variabile, tende a muoversi spesso anticipando le mosse della Banca centrale, tanto è vero che negli ultimi giorni è tornato a scendere, arrivando sotto la soglia del 3,90% per quello a tre mesi. Se il trend dovesse confermarsi anche nelle prossime settimane, i mutuatari potrebbero vedere i primi lievi benefici già dai prossimi mesi.

Il riferimento è all’atteso taglio dei tassi BCE previsto per metà giugno, quando la riunione del direttivo della Banca Centrale Europea dovrebbe finalmente invertire la tendenza e allentare la stretta impressa alla politica monetaria negli ultimi due anni.

Credito ancora a rilento

Sul fronte del credito, tuttavia, nonostante il rallentamento della corsa inflazionistica si fatica ancora a tornare ai livelli precedenti all’invasione russa dell’Ucraina, evento tragico che ha innescato la corsa dei prezzi a livello globale, complice la crisi energetica.

È sempre Bankitalia a segnalare il persistere del calo dei presiti alle famiglie, ridotti a marzo dell’1,4% sui dodici mesi, mentre quelli erogati alle società non finanziarie sono calati del 3,9%.