Il coltivatore diretto ha diritto di accedere alle agevolazioni IMU anche se pensionato, purché sia iscritto alla previdenza agricola e quindi versi regolarmente i contributi relativi all’attività agricola.
Lo ha sottolineato la Corte di Cassazione con l’ordinanza 10876/2024 del 23 aprile scorso.
La pronuncia fa riferimento sulla normativa attuale che detta regole precise per l’accesso alle agevolazioni IMU da parte dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli.
La Legge n. 104 del 2020 citata dalla Cassazione, in particolare, ha stabilito che coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali possono beneficiare delle agevolazioni IMU anche se già pensionati: il requisito richiesto riguarda infatti la regolare iscrizione alla gestione previdenziale e assistenziale agricola.
Contrariamente a quanto accadeva in passato, inoltre, spetta alle Regioni e non ai Comuni verificare che il coltivatore in pensione sia in possesso dei requisiti necessari per poter accedere alle agevolazioni fiscali.
È proprio l’iscrizione nella gestione previdenziale agricola ad attestare che il pensionato sia ancora pienamente attivo nel settore agricolo.