Da quest’anno, i vantaggi sui controlli fiscali per chi sceglie la dichiarazione dei redditi precompilata si estendono anche a chi presenta il Modello Redditi PF: il Fisco non li effettua se l’invio senza modifiche, mentre se il contribuente inserisce variazioni controlla solo i documenti relativi alle spese che hanno determinato la variazione rispetto ai dati preinseriti.
Sono invece leggermente diverse le regole nel caso di presentazione tramite CAF o professionista abilitato.
Vediamo tutto, in base alle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate nel portale dedicato alla dichiarazione precompilata 2024.
Invio del 730 e del Modello Redditi PF senza modifiche
Se il contribuente non modifica la dichiarazione, niente controlli sui documenti che attestano le spese indicate. I dati sono stati inseriti dal Fisco sulla base delle comunicazioni obbligatorie fornite dai soggetti tenuti all’adempimento, come medici e strutture sanitarie, farmacie e parafarmacie, ottici, psicologi, infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica, università, banche, assicurazioni, enti previdenziali, imprese di pompe funebri, amministratori di condominio, asili nido pubblici e privati, enti del terzo settore, istituti scolastici. E di conseguenza sono considerati certi e attendibili.
Invio della dichiarazione dei redditi con modifiche
Le regole sui controlli cambiano a seconda della modalità di presentazione della dichiarazione.
Se il contribuente presenta la dichiarazione direttamente oppure tramite sostituto d’imposta, il Fisco esegue il controllo formale sulle spese che risultano modificate rispetto alla dichiarazione precompilata, solo in relazione ai documenti che hanno determinato la modifica. Non effettua invece alcun controllo sui dati che non risultano modificati.
Se invece la presentazione avviene tramite CAF o professionista abilitato i controlli documentali saranno effettuati nei confronti del CAF o del professionista, anche sugli oneri detraibili e deducibili non modificati.
Fanno eccezione le spese sanitarie, per le quali il controllo formale è effettuato relativamente ai soli documenti di spesa che non risultano indicati nella dichiarazione precompilata.
In tutti i casi, il Fisco può eseguire controlli sulle Certificazioni Uniche presentate dai sostituti d’imposta e sul possesso dei requisiti per utilizzare le detrazioni.
Le regole sono analoghe per chi sceglie la nuova modalità semplificata di presentazione della dichiarazione.