Superbonus assunzioni alle imprese per nuovi contratti a donne di qualunque età e giovani under 35 e bonus tredicesima da 100 euro ai dipendenti fino a 28mila euro di reddito complessivo e con almeno un figlio: sono due nuove misure approvate dal Consiglio dei Ministri di martedì 30 aprile.
Su questi interventi, l‘Esecutivo Meloni si era confrontato con i sindacati nella giornata lunedì 29 aprile, incontro dopo il quale un primo risultato sembra essere stato raggiunto: non si parla più di alzare al 10% la tassazione sui premi di produttività, anche se per avere certezze bisogna attendere i testi dei provvedimenti. Vediamo tutto.
Assunzioni agevolate: le novità 2024
Partiamo dalla norma di maggiore impatto, ovvero la nuova decontribuzione sulle assunzioni. E’ contenuta all’interno di un decreto sulle politiche di coesione (Decreto Coesione).
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che le misure inserite nel provvedimento «servono a sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati», e «prevedono la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni».
E’ un esonero contributivo al 100% sulle assunzioni di giovani fino a 35 anni, donne, e con un tetto di 500 euro al mese per lo sgravio sulle assunzioni dei giovani e condizioni più favorevoli in alcune regioni del Mezzogiorno e per le assunzioni donne (il tetto sale a 650 euro).
Sono «misure importanti, ma occorre fare di più per aumentare i salari, rinnovare i contratti, tagliare le tasse anche al ceto medio, rafforzare la battaglia per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, cambiare le pensioni, rilanciare il Mezzogiorno» commenta il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.
Bonus Tredicesima a gennaio 2025
Per quanto riguarda il Decreto Primo Maggio, che in realtà è un dlgs attuativo della delega fiscale, è invece atteso un bonus di 100 euro per i dipendenti fino a 28mila euro di reddito e con almeno un figlio, che verrà corrisposto nel mese di gennaio 2025 (il cosiddetto Bonus Tredicesima).
Altre misure
Si era parlato nei giorni scorsi di alzare al 10% la tassazione sui premi di produttività, attualmente al 5%. Sulla misura, indigesta ai sindacati, sembra che ci sia stata una marcia indietro. L’esecutivo nel corso del vertice con le rappresentanze dei lavoratori ha confermato «la detassazione dei premi di risultato e la partecipazione agli utili delle aziende con la cedolare al 5% così come è adesso» sottolinea Sbarra.