L’acquisto di immobili all’estero da parte di una persona fisica con residenza in Italia deve essere sempre segnalato nella dichiarazione dei redditi, al fine di rendere possibile il monitoraggio annuale delle attività finanziarie e degli investimenti patrimoniali detenuti fuori dai confini nazionali.
La segnalazione in fase di dichiarazione dei redditi degli immobili (anche in multiproprietà) detenuti all’estero, infatti, è un obbligo che riguarda gli investimenti patrimoniali esteri che possono produrre reddito anche in Italia.
Le informazioni sull’immobile in questione devono essere riportate nel quadro RW per la determinazione dell’imposta patrimoniali IVIE, che riguarda proprio gli immobili detenuti all’estero. Si tratta di un quadro previsto nel Modello Redditi/2024.
Si tratta di un quadro che da quest’anno trova posto però anche nel 730/2024 con il nome di Quadro W, così da permettere ai contribuenti persone fisiche non titolari di Partita IVA di utilizzare questo modello anche se posseggono beni esteri, mentre fino allo scorso anno dovevano necessariamente ricorrere al Modello Redditi per investimenti finanziari e immobiliari, nonché per le cripto-attività.
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Per gli immobili situati in Paesi dell’Unione Europea o aderenti allo Spazio Economico Europeo (SEE), il valore da indicare per gli immobili che si trovano nei Paesi della UE o aderenti allo Spazio Economico Europeo (SEE) è sempre quello catastale. In alternativa è possibile dichiarare il costo risultante dall’atto di acquisto oppure il valore di mercato rilevabile nella località in cui è localizzato lo stesso immobile.