Le detrazioni per Superbonus ed Ecobonus, a fronte di fatture pagate dai genitori per lavori nell’unità immobiliare donata al figlio in nuda proprietà (con riserva di usufrutto), competono agli usufruttari o al nudo proprietario?
La detrazione può spettare sia al nudo proprietario sia agli usufruttuari: dipende da chi ha effettivamente pagato i lavori. La Guida alle Ristrutturazione edilizie dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che tale beneficio spetta a tutti coloro che abbiano un diritto reale di godimento sull’immobile.
Nel vostro caso, quindi, essendo noi intestatari delle fatture e e delle spese per gli interventi agevolabili, avete diritto ad applicare la detrazione. E persino il familiare convivente (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) con il proprietario dell’immobile, anche dopo una donazione.
In pratica, non serve essere proprietari in senso stretto ma è sufficiente vivere nell’immobile, ossia vantare un diritto reale di godimento.
=> Bonus edilizi con donazione e usufrutto?
Per lo stesso principio, la detrazione dei bonus edilizi spetta anche a locatari, comodatari, nudi proprietari e usufruttuari perché paghino i lavori. Del resto, le regole applicabili sono le stesse anche per il Superbonus.
Le ricordo che per essere detratte, tuttavia, le spese vanno sostenute tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare causale del versamento (possibilmente con l’indicazione della norma che prevede l’incentivo), codice fiscale del beneficiario della detrazione e codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz