L’Eurostat ha comunicato i dati su deficit e debito pubblico degli Stati membri dell’UE, in seguito ai quali partono le prime procedure d’infrazione UE per disavanzo eccessivo.
Maglia nera all’Italia, che porta a casa il triste primato, peggiore anche delle stime di Governo nel DEF (dove è dato al 7,2%). Vediamo i numeri ed il confronto con l’Europa.
Italia sul podio di coda per deficit e debito
Nel 2023, infatti, il deficit italiano si è attestato al 7,4% del PIL, al primo posto, sebbene in lieve calo rispetto al 2022. crisA certificarlo è stato anche l’Istat, che rivede al ribasso le stime di inizio mese (al 7,2%).
Poco brillanti anche i dati sul debito pubblico, sceso appena al 137,3% rispetto al 140,5% dell’anno prima, facendosi posizionare al secondo posto: peggio di noi soltanto la Grecia (con un debito pubblico pari al 161,9% del PIL).
Procedura d’infrazione UE alle porte
Nel 2023 sono risultati 11 i Paesi Ue con un disavanzo oltre il 3% del PIL. Dopo l’Italia ci sono Ungheria, Romania, Francia, Polonia, Slovacchia e Malta, Belgio, Repubblica Ceca, Spagna ed Estonia. A registrare un rapporto debito pubblico/PIL oltre il 60%, invece, la top five vede Grecia e Italia seguite da Francia Spagna e Belgio.
I dati aggregati nell’area Euro
- il rapporto deficit pubblico/PIL è sceso al 3,7% nel 2022 al 3,6% nel 2023,
- il rapporto debito pubblico/PIL è sceso dal 90,8% del 2022 all’88,6% del 2023.
I dati aggregati nella UE
- il rapporto deficit pubblico/PIL è aumentato dal 3,4% al 3,5%,
- il rapporto debito pubblico/PIL è passato dall’83,4% all’81,7%.