Bonus casa verso lo stop alle detrazioni in dichiarazione dei redditi: è quanto emerge dopo l’audizione del 16 aprile in Commissione Finanze al Senato sul decreto legge n. 39/2024 in materia di superbonus.
Si tratta di una proposta dell’UPB (Ufficio Parlamentare di Bilancio) contenuta nel Focus 4/2024, su cui è tornato in audizione anche Giovanni Spalletta, direttore del dipartimento delle Finanze presso il Ministero dell’Economia:
Misure agevolative automatiche, senza una preventiva autorizzazione, non sono più compatibili col nuovo quadro di finanza pubblica a seguito delle nuove regole di governance europea.
Il problema è che il diritto alla detrazione fiscale è un beneficio fiscale difficile da verificare e monitorare, così il sistema dei crediti d’imposta, che nel caso del Superbonus hanno raggiunto un picco di abusi.
In vista ci potrebbe dunque essere una riforma radicale del sistema attuale dei bonus casa, con una revisione del meccanismo delle detrazioni. Potrebbe lasciare il posto ad un sistema di contributi a fondo perduto, accessibili solo su domanda.
Un po’ come avviene fino a ottobre 2024 per le famiglie a basso ISEE che devono terminare i cantieri 2023 del Superbonus. Secondo Spalletta:
la trasformazione dei crediti di imposta in contributi diretti di spesa soggetti a procedure di autorizzazione preventiva per accedere ai benefici, appare oggi raccomandabile per raggiungere il duplice obiettivo di fornire informazioni preventive di monitoraggio della spesa all’amministrazione competente e di acquisire tempestivamente i dati sull’andamento degli effetti delle medesime misure sotto i profili di impatto sulla finanza pubblica.
Per l’UPB, la trasformazione delle detrazioni in programmi di spesa (bonus) potrebbe essere una valida alternativa, regolata dall’efficienza gestionale delle piattaforme telematiche già ampiamente utilizzate.