Bonus da 1.047 euro ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e di quella delle Dogane previsto dal nuovo decreto legge 39/2024. Per garantire maggiore efficienza all’azione amministrativa delle agenzie fiscali alle prese con le riforme previste dal PNRR, viene riconosciuto un premio ai dipendenti spalmato sul 2024 e 2025.
Lo stanziamento extra contenuto nel provvedimento, secondo la relazione illustrativa del decreto, sarà destinato a rendere più pesante la busta paga del personale non dirigenziale.
Bonus ai dipendenti delle agenzie fiscali
L’articolo 8, comma 3, del decreto 39/2024 , in realtà, si limita ad incrementare le risorse variabili dei fondi per le risorse decentrate di 38 milioni per le Entrate e di 13 milioni per le Dogane per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Al fine di garantire maggiore efficienza ed efficacia all’azione amministrativa delle agenzie fiscali in considerazione dei rilevanti impegni derivanti dall’attuazione della riforma dell’amministrazione fiscale prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dalla legge delega 9 agosto 2023, n. 111, le risorse variabili dei fondi risorse decentrate relativi agli anni 2023 e 2024 dell’Agenzia delle entrate e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono incrementate, rispettivamente di 38 milioni di euro e di 13 milioni di euro per ciascun anno, in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75.
Il comma 3, in pratica, consente alle agenzie fiscali di incrementare la componente variabile dei fondi per il personale non dirigenziale, tenuto conto dello sforzo richiesto in conseguenza dell’attuazione della riforma prevista dal PNRR e da quella del Fisco (Legge delega 9 agosto 2023, n. 111), peraltro in un contesto lavorativo da forti carenze di organico.
Obiettivi e risorse extra
Le risorse derivano dal Fondo per l’attuazione della delega fiscale, in cui confluisce l’extra gettito generato dall’attuazione della delega. Un tesoretto dal quale attingerà la prossima manovra di bilancio per la riforma IRPEF, al momento finanziata solo per il 2024. Come si legge nel DL 39/2024, al comma 3 dell’articolo 8:
Per l’attuazione del presente comma e’ autorizzata la spesa di 51 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Ai relativi oneri, pari a 51 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, si provvede mediante corrispondente riduzione delle risorse del Fondo di cui all’articolo 62, comma 1, del decreto legislativo 27 dicembre 2023, n. 209. Conseguentemente, l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli provvedono a versare all’entrata del bilancio dello Stato, le somme accantonate nei propri bilanci, destinate al trattamento economico accessorio, in eccedenza rispetto a quanto previsto dal citato articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75.
Le risorse saranno utilizzate per il bonus, riconosciuto a titolo di incentivo per attuare riforma fiscale e Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha l’obiettivo di ridurre il tax gap del 15%.
In arrivo anche nuove assunzioni
Le agenzia fiscali, si legge nella relazione illustrativa del decreto, hanno forti carenze di organico, motivo per cui gli impegni legati alle riforma comportano uno sforzo organizzativo e professionale.
E’ previsto un piano di assunzioni che tuttavia richiede, «nel medio periodo un onere per la formazione e l’effettivo inserimento dei neoassunti, con un impegno aggiuntivo da parte delle risorse già in servizio per il trasferimento delle necessarie conoscenze tecniche e operative».
Al momento, l’Agenzia delle entrate ha 29mila dipendenti, l’organico adeguato sarebbe di 43mila persone. Il Piano integrato dell’amministrazione prevede concorsi per 11mila 657 nuovi dipendenti nel triennio.