In Italia sono operativi 262 incubatori certificati: ad offrire una mappatura aggiornata a livello nazionale delle attività di incubazione e accelerazione di Startup è stato il team di ricerca del Social Innovation Monitor (SIM), che evidenzia anche servizi offerti e modelli di business applicati.
Il 55% si trova in Italia settentrionale ed è la Lombardia a ospitarne il maggior numero, in pratica il 23% del totale, seguita dall’Emilia-Romagna e dal Lazio.
Il 65% è stato costituito negli ultimi dieci anni, con un picco tra il 2013 e il 2016 e nel 2021, probabilmente per effetto degli specifici decreti. A crescere sono soprattutto i Mixed Incubator, mentre i Business Incubator e i Social Incubator sono leggermente diminuiti.
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La media dei fatturati prodotti dagli incubatori è pari a 2 miliardi di euro, tuttavia il merito va soprattutto a un piccolo numero di incubatori di grandi dimensioni. A crescere, inoltre, è sia la media di dipendenti sia l’entità dei finanziamenti ricevuti dalle organizzazioni incubate, aumentati in modo sensibile rispetto al 2022.
Stando al rapporto, infine, un incubatore su due ha intenzione di adottare metodologie specifiche per valutare il proprio impatto come incubatore/acceleratore, tra cui il BIA (Benefit Impact Assesment), il Global Sustainability Model by Oxford Economics e l’utilizzo di indici come lo SROI.
Oltre la metà del campione preso in esame, tra l’altro, incuba organizzazioni a significativo impatto sociale e ambientale.