La Commissione Europea ha approvato il nuovo programma italiano di aiuti alle imprese, finanziato con 1,1 miliardi di euro a sostegno di investimenti per la produzione di attrezzature, componenti e materie prime essenziali alla transizione verde.
Parzialmente finanziato dal PNRR, il piano di aiuti – in forma di sovvezioni dirette – sosterrà la produzione di batterie, pannelli solari, pompe di calore, turbine eoliche, elettrolizzatori e strumenti per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, nonché componenti e materie prime essenziali di produzione di tali attrezzature.
Contributi a fondo perduto per le Rinnovabili
L’importo massimo dell’aiuto di Stato per ogni impresa sarà di 150 milioni di euro, aumentati fino a 200 milioni per i beneficiari localizzati nelle zone “c” (regioni ammissibili agli aiuti a norma dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), TFUE) e a 350 milioni nelle zone “a” (articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE).
Della misura potranno beneficiare le imprese che producono attrezzature pertinenti, vale a dire batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori, strumenti per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio.
Tutti i nuovi aiuto di Stato autorizzati dalla UE
Il quadro temporaneo di crisi e transizione così come adesso modificato prevede che gli Stati membri possano concedere i seguenti tipi di aiuti:
- aiuti (sezione 2.1), in qualsiasi forma concessi fino al 30 giugno 2024, alle imprese colpite dall’attuale crisi o sanzioni, fino a 280.000 e a 335.000 euro rispettivamente, per i settori agricoltura e pesca e acquacoltura e a 2,25 milioni per tutti gli altri settori;
- aiuti contro il caro energia (sezione 2.4), concessi in qualsiasi forma fino a giugno 2024;
- incentivi alle rinnovabili (sezione 2.5), con regimi di investimenti in tutte le fonti di energia rinnovabile, fino al 31 dicembre 2025;
- incentivi decarbonizzazione processi industriali (sezione 2.6), con regimi gli aiuti concessi fino al 31 dicembre 2025;
- incentivi transizione green (sezione 2.8) fino al 31 dicembre 2025 (ulteriori informazioni sono disponibili qui).
Per i dettagli sull’approvazione UE dello schema di aiuti, clicca qui.