In sede di delibera condominiale non avevo aderito ai lavori del Superbonus ma di fatto mi ritrovo nel Cassetto Fiscale la mia quota di crediti, per di più ceduti e accettati. E’ legale che si sia proceduto anche a mio nome? Rischio qualcosa in caso di eventuali problemi? Non sarebbe stato corretto distribuire la mia quota agli altri condomini?
Se l’assemblea condominiale ha deliberato a favore del Superbonus e della cessione del credito, è corretto che le sia stata addebitata la sua quota. Perché sia stato raggiunto lo specifico quorum previsto per interventi agevolati con Superbonus, di cui all’articolo 119 del dl 34/2020.
Il comma 9-bis prevede che «le deliberazioni dell’assemblea del condominio aventi per oggetto l’approvazione degli interventi» agevolati con il Superbonus «e gli eventuali finanziamenti finalizzati agli stessi, nonché l’adesione all’opzione per la cessione o per lo sconto di cui all’articolo 121, sono valide se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio».
Ci sono “scappatoie” che possono bloccare l’avvio dei lavori per mano di un singolo condomino, ma non è questo il suo dubbio.
Esiste infine la possibilità di votare in assemblea una diversa suddivisione della spesa, imputandola a uno o più condomini che esprimano disponibilità in questa senso ma, in base a quel che scrive, non mi sembra sia stata la scelta adottata nel vostro caso.
Se si è trattato semplicemente di approvare o meno i lavori, senza prevedere una suddivisione specifica in relazione ai singoli condomini, vale la regola generale: una volta che l’assemblea ha approvato, tutti i condomini sono tenuti a rispettarne le decisioni. Di conseguenza, è irrilevante che lei abbia espresso parere contrario.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz