In tempo di crisi economica, per le piccole e medie aziende gestire il budget marketing e pubblicità è ancor più complesso, dovendo fare i conti con i tagli stabiliti “dall’alto”. Per la pianificazione 2009, quindi, i marketing manager devono compiere scelte mirate verso attività pubblicitarie che assicurino i maggiori ritorni economici, e soprattutto che siano misurabili. Una soluzione c’è: come sempre, il Web. Soprattutto per una Pmi diventa strategico destinare una parte del budget di marketing verso l’advertising online. => Scopri 7 strumenti per avere successo online
Il keyword advertising
Tra le attività di advertising e marketing online che garantiscono un ROI positivo spicca il pay-per-click: annunci a pagamento nei motori di ricerca vicino ai risultati naturali – associati alla ricerca di specifiche parole chiave – ma anche all’interno di siti e blog, scelti dall’inserzionista perché si rivolgono al proprio target. Oltre alle keywords si usano anche le parole a “valore negativo“, una sorta di filtro tramite cui escludere dalla campagna le chiavi che attirerebbero utenti non in target. Gli annunci più noti sono testuali, ma non mancano quelli illustrati (banner), video e per cellulari (mobile). Quando l’utente vi clicca approda in genere nella landing page realizzata ad hoc dall’inserzionista, dove è già possibile effettuare la cosiddetta conversione all’obiettivo dall’annuncio (es.: prenotazioni, acquisti, richieste preventivi online, ecc.). In Italia le due soluzioni più utilizzate sono Google AdWords e Yahoo! Search Marketing, i sistemi dei due motori di ricerca più usati, tenendo presente che Google comunque ha un traffico molto più elevato rispetto a Yahoo!
I vantaggi
Ecco come motivare dinanzi al top management la scelta di allocare risorse in questa attività. Velocità dei risultati. In tempo di crisi, una campagna di keyword advertising è in grado di intercettare in tempo reale gli utenti interessati al proprio prodotto. Dal momento stesso in cui si attiva la campagna, gli annunci cominciano subito a essere online sui motori di ricerca e/o sui siti e blog prescelti, e iniziano già le prime conversioni
Costi flessibili
Se si ha un’attività di nicchia, il costo scende sensibilmente. In ogni caso ci si può costruire una campagna su misura: se basata su parole chiave, si scelgono keyword mirate e specifiche, ma anche poco costose. L’ottimizzazione della campagna consente poi di effettuare correzioni in corsa che diminuiscono il costo contatto. Inoltre, è possibile sospendere la campagna per poi riattivarla in periodi strategici, come fiere o promozioni. => Marketing e pubblicità online e offline
Branding e traffico al sito
L’effetto più immediato di questo tipo di pubblicità è il branding. L’annuncio verrà letto da tutti coloro abbiano la parola chiave nel motore di ricerca o che stiano visitando un portale di settore scelto per la campagna: ciò servirà a rendere noto il marchio a un pubblico interessato al proprio business. Inoltre, chi clicca e atterra nel sito dell’inserzionista potrà approfondire l’attività dell’azienda memorizzandola, pur non effettuando subito l’azione prevista come conversione. => Leggi di più sul web advertising
Target mirato
Il Web consente di calcolare il vero costo per contatto e capire come intercettare il target giusto: con il keyword advertising sono i potenziali clienti a cercare l’annuncio pubblicitario, interessati proprio a quel prodotto. Quindi, un proprio annuncio per parole chiave è un modo per attirare un pubblico selezionato, riducendo il costo per contatto e aumentando le conversioni. =>Direct Maketing in target? ROI garantito
Promozione localizzata
Grazie al targeting linguistico e geografico, si possono attivare campagne in aree geografiche definite: regioni, province e persino aree definite per latitudine e longitudine. Una vera manna per le piccole e piccolissime aziende italiane, che si possono rivolgere al proprio pubblico di riferimento contenendo le spese.
I requisiti per investire
Buona organizzazione. Prima di partire con la campagna bisogna preparasi per rispondere a tutte le eventuali richieste di prodotti o servizi: ci vuole una sufficiente scorta in magazzino, una buona organizzazione logistica, risorse umane dedicate, ecc.
Sito o landing page di approdo
Quando l’utente cliccherà sull’annuncio dovrà trovare tutte le informazioni che sta cercando: dettaglio prodotti o servizi pubblicizzati, ecc. Inoltre, bisogna creare un modo per raccogliere i dati e far compiere un’azione al potenziale cliente: iscrizione a newsletter, richiesta preventivo, acquisto online, ecc. =>Marketing: dieci consigli per le PMI
Budget base
Si può anche partire con poco per poi potenziare l’investimento, tutto dipende dal livello della competitività online nel settore di business in cui si opera. Se la non dovesse dare i risultati sperati, la si può bloccare immediatamente.
Tempo dedicato
È necessario dedicare almeno una risorsa al monitoraggio dei risultati per raffinare la campagna aumentandone le conversioni e minimizzando le dispersioni di budget. La scelta migliore è affidare la gestione a un professionista in grado di creare e analizzare dei report con tutti i dati dei costi, delle conversioni e dei ricavi. Tutto, quindi, è perfettamente misurabile.