Nel Decreto Legge PNRR approvato in Consiglio dei Ministri lunedì 26 febbraio c’è anche il nuovo Piano Transizione 5.0, che prevede l’erogazione di circa 13 miliardi di incentivi fiscali nel biennio 2024-2025.
L’atteso programma di incentivi alle imprese sostiene gli investimenti per la digitalizzazione e la transizione green, con un nuova articolazione di crediti d’imposta.
Vediamo i dettagli.
Crediti d’imposta e Bonus Transizione 5.0
La prima novità del Piano Transizione 5.0 è saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali per autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e le spese per la formazione interna dei dipendenti finalizzata all’acquisizione o consolidamento di competenze sulle tecnologie necessarie ai nuovi processi.
Oltre agli incentivi per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali (con contestuale riduzione dei consumi energetici) , torna anche il bonus formazione dei lavoratori.
Secondo lo schema del provvedimento (il testo ufficiale non è stato ancora reso noto), il credito d’imposta annuo concesso ad ogni impresa beneficiaria, sarà pari al:
- 35% delle spese ammissibili, fino a 2,5 milioni di investimenti,
- 15% della quota di investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro;
- 5% del costo degli investimenti tra 10 e 50 milioni di euro (tetto massimo).
Sono previste maggiorazioni, fino al 40-45% delle spese ammesse, se si raggiungono più elevati target energetici rispetto a quelli minimi previsti.
Resta infatti fermo il requisito dell’interconnessione al sistema di gestione della produzione aziendale ma viene anche introdotto un nuovo vincolo della riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva (almeno il 3%, oppure il 5% se calcolata sul processo).
Spese ammesse a incentivo
Accesso e fruizione dei bonus 5.0
Ls seconda novità, di cui si attende conferma con la pubblicazione del Decreto PNRR, è la concessione del credito fiscale senza istruttoria e senza distinzione per dimensione d’impresa, settore o geo-localizzazione.
Servirà però la presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente (individuato con apposito decreto MIMIT di prossima pubblicazione, con tutte le istruzioni per la domanda di incentivi) – che per le PMI sono agevolate fino a 10mila euro – e gestite tramite piattaforma telematica (da realizzarsi sul portale MIMIT).
- La fruizione prevedono la compensazione del credito tramite modello F24 in un’unica rata.
- L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.
Il credito d’imposta è compatibile con altre agevolazioni per i medesimi costi purché il cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.