Sono un’insegnante di scuola primaria, com madre invalida ed un figlio: con 35 anni di contribuzione potrei andare in pensione all’età di 58 anni unendo i due anni di Legge 104 e l’anno di sconto per un figlio?
I contributi figurativi versati nel corso del congedo biennale straordinario (articolo 42, dlgs 151/2001) vengono conteggiati ai fini del raggiungimento dei 35 anni necessari per andare in pensione con l’Opzione Donna.
Salvo diverse previsioni della gestione previdenziale di appartenenza, in linea generale la regola prevede che per l’Opzione Donna siano validi tutti i contributi a qualsiasi titoli accreditati.
L’unica eccezione di due tipologie di contributi figurativi, che rimangono esclusi: da disoccupazione e da malattia. Fra l’altro, questa esclusione opera solo per le gestioni previdenziali che lo prevedono esplicitamente (per esempio, per le lavoratrici del settore privato).
In ogni caso, il congedo straordinario dei caregiver che assistono familiari con il riconoscimento della Legge 104 è coperto da contribuzione figurativa e non rientra in nessuna fattispecie di esclusione, quindi rileva ai fini del calcolo del requisito dei 35 anni per l’accesso alla pensione anticipata flessibile con Opzione Donna.
La regola sopra esposta è contenuta nella circolare INPS 11/2019, in base alla quale ai fini del perfezionamento del requisito contributivo per l’Opzione Donna:
è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurata, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione utile per il diritto alla pensione di anzianità, ove richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.
I 35 anni di contributi per la pensione di anzianità si raggiungono escludendo appunto le due tipologie sopra riportati: i versamenti figurativi da malattia e da disoccupazione.
Per quanto riguarda l’età anagrafica, invece, il requisito pieno in base all’ultima Legge di Bilancio 2024 è pari a 61 anni compiuti entro la fine del 2023. Resta lo sconto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due anni, ma nel suo caso questo porta l’età a 60 anni (entro il 31 dicembre 2023).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz