L’Istat ha diffuso i risultati dell’indagine sulla base del modulo sperimentale dedicato al Digital Platform Employment (DPE), tracciando l’identikit del lavoro su piattaforme digitali.
Il settore coinvolge in Italia un numero crescente di lavoratori, che di fatto superano il mezzo milione.
Chi sono i digital platform workers in Italia
In Italia nel 2022 sono state 565mila le persone tra i 16 e i 64 anni che hanno dichiarato di svolgere almeno un’ora di lavoro organizzata su portale web o app telefonica: un valore che corrisponde all’1,5% della popolazione appartenente alla medesima fascia anagrafica residente in Italia.
Si tratta prevalentemente di persone di sesso maschile e di età compresa tra 30 e 44 anni, con un titolo di studio elevato.
Quali attività lavorative si svolgono su piattaforma digitale
Le attività svolte spaziano tra diversi ambiti, coinvolgendo servizi di taxi o trasporto passeggeri, trasporto di merci e consegna di cibo, servizi di alloggio, vendita di beni online ma anche prestazioni come pulizia di ambienti, lavori elettrici o di idraulica, accudimento di bambini e persone anziane, servizi medici e sanitari, insegnamento e attività di tutoring, esecuzione di traduzioni, programmazione informatica, coding, web design o grafica, data entry o editing di testi, creazione di contenuti e controllo o supporto di contenuti online.
Le attività più diffuse tramite piattaforma sono risultate essere le seguenti:
- la vendita di beni,
- la consegna di merci (incluso cibo),
- la creazione di contenuti (Youtube, Instagram e simili),
- l’affitto di case o stanze,
- i servizi informatici (programmazione, coding, webdesign, supporto e controllo di contenuti online),
- le attività di insegnamento, tutoring e traduzione,
- i lavori manuali (elettrici, idraulici, pittura, ecc.) e di cura,
- il servizio di taxi e trasporto.
Quale orario e impegno è previsto
L’impegno orario è mediamente basso: in un terzo dei casi meno di un’ora, poco più di un terzo meno di 10 ore. In tutto, l’80% ha lavorato per la piattaforma meno di 20 ore nelle quattro settimane precedenti l’indagine.
In quasi 4 casi su 10 la piattaforma assegna l’attività (38,4%) e solo il 18% può scegliere tra diverse opzioni o richieste di clienti.
Il grado di libertà e autonomia è generalmente elevato.