La crisi finanziaria ha costretto molte aziende a tagliare i fondi destinati all’Information Technology. Tuttavia, si registra un’inversione di tendenza per quanto concerne la sicurezza informatica e la protezione dei dati aziendali, ancora considerata una priorità. Soprattutto tra le piccole e medie imprese.
È quanto emerge da recenti studi IDC, che evidenziano come le Pmi si stiano dotando sempre più di strumenti specifici per la protezione IT dei dati. Ad esempio con sistemi di backup, che sono ormai presenti in ogni organizzazione mentre prima erano riservati ai soli data center.
I metodi utilizzati dalle Pmi sono tuttavia molteplici e dipendono dalla capacità dei vendor di far percepire alle aziende la reale peculiarità di ogni soluzione.
Non a caso, IDC suggerisce ai fornitori di sviluppare nuovi metodi di comunicazione e “messaggi” più efficaci per offrire alle imprese tutti gli strumenti di valutazione per una scelta corretta.
Ad esempio, il ritorno di investimenti in caso di incidenti e la necessità di recupero delle informazioni, oppure il risparmio dato dall’integrazione con soluzioni esistenti.
Infine, l’impatto organizzativo sulle attività e sul personale da impiegare: una Pmi può ottimizzare gli investimenti con le giuste soluzioni di backup o recovery online, pur con le cautele del caso.