Dopo la stretta impresa dal Governo ai bonus edilizi ancora in vigore nel corso del 2024, è bene ricordare che non tutti saranno confermati anche per il 2025. A legislazione vigente, infatti, se da un lato è già noto che ritroveremo alcune detrazioni fiscali, per altre manca ancora il rinnovo di legge e per altre ancora è previsto un forte decalage o nuove regole applicative.
Sullo sfondo, inoltre, incombe, l’ipotesi di riforma che valuta una trasformazione delle agevolazioni automatiche in contributi su richiesta. Vediamo tutto.
Bonus casa tra riforma e abolizioni
Dalle anticipazioni fornite in audizione parlamentare dal direttore del Dipartimento delle Finanze, Giovanni Spalletta, una possibile riforma dei bonus edilizi potrebbe introdurre massimali inferiori per il Bonus Ristrutturazioni al 50% e addirittura una trasformazione da detrazione IRPEF a contributo.
una complessiva razionalizzazione della normativa in materia di agevolazioni edilizie – con particolare riferimento a quelle in scadenza al 31 dicembre 2024 – e una ridefinizione delle misure di incentivazione non possono prescindere da due considerazioni: gli incentivi fiscali devono essere congegnati evitando aliquote eccessivamente generose, e prevedendo limitazioni più stringenti nei massimali di spesa, al fine di ridurre comportamenti opportunistici da parte dei beneficiari ed effetti dirompenti difficilmente prevedibili ex ante; in secondo luogo è raccomandabile la trasformazione dei crediti di imposta in contributi diretti di spesa, soggetti a procedure di autorizzazione preventiva.
Bonus edilizi 2025: chi resta e chi esce
Tra le mancate conferme dei bonus edilizi previsti per il 2025, già oggi compaiono il Bonus Mobili, il Bonus Verde e l’opzione di Eco-Sismabonus combinati sulle parti comuni degli edifici. Per tutti gli altri bonus, invece, sono previste diverse aliquote e massimali, oppure un differente utilizzo.
A legislazione vigente, a stilare una tabella riepilogativa dei bonus edilizi previsti per 2025 è stata nei mesi scorsi Confedilizia, che ha riportato tutte le conferme e le eventuali modifiche già previste per legge per ciascuno degli incentivi fiscali.
Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, ad oggi, ecco dunque la lista dei bonus edilizi che potranno essere utilizzati e con quali regole:
- Superbonus, limitato ai condomini e ai proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari, con aliquota al 65% e massimali differenti basati sui singoli interventi, mentre l’aliquota al 110% sarà fruibile solo per gli interventi effettuati nei Comuni dei territori colpiti da eventi sismici in stato di emergenza;
- Bonus eliminazione barriere architettoniche, con aliquota al 75%, massimali diversi e nuove (più stringenti) regole già applicate dal 2024;
- Bonus Ristrutturazioni (Bonus Casa), l’aliquota scende dal 50% al 36% ed il limite di spesa da 96mila euro a 48mila euro per ciascuna unità immobiliare;
- Ecobonus, con aliquota ridotta al 36% e tetto dei costi pari a 48mila euro per ciascuna unità;
- Sismabonus, con aliquota al 36% e massimale di spesa fissato a 48mila euro per ciascuna unità.
C’è da sperare per una revisione migliorativa di questo quadro normativo? Come di consueto, la discussione è rimandata alla prossima sessione di Bilancio 2025.
Certo è che il Governo sembra intenzionato a rendere i bonus casa sempre più “controllabili” per evitare abusi e sempre più selettivi per contenere la spesa pubblica.