Il Governo sta valutando di inserire nel Milleproroghe l’esenzione IRPEF per il settore agricolo. L’annuncio è del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un question time in Senato.
L’idea sarebbe quella di limitarla ai redditi agrari e domenicali che non eccedono un certo tetto, che potrebbe essere ad esempio quello dei diecimila euro. E’ quanto emerge a margine dell’incontro odierno a Palazzo Chigi con le organizzazioni agricole.
E’ una prima risposta alla “protesta dei trattori” che da settimane coinvolgono gli agricoltori in tutta Europa, in Italia guidato da gruppi locali come il movimento Riscatto agricolo e il collettivo Agricoltori Autonomi.
I motivi della protesta degli agricoltori
Il pomo della discordia è innanzitutto il Green Deal europeo, che rende ancor più stringenti i vincoli a cui sono oggi sottoposti gli imprenditori agricoli, già vessati da complesse dinamiche concorrenziali (cibo sintetico, prodotti importati a basso costo, produzioni nazionali poco valorizzate) e da legacci burocratici (spesso connessi agli obiettivi di tutela dell’ambiente ma non solo).
Una protesta europea declinata in Italia secondo le peculiarità del nostro Paese, ancora a vocazione agricola e votato al Made in Italy e ai prodotti a marchio controllato e protetto. A cui si aggiunge un altro tratto tipico dell’imprenditoria italiana: il fardello fiscale.
Gli agricoltori chiedono un regime fiscale su misura per il settore, che tenga conto anche dell’aumento dei costi di produzione e dei carburanti.
Esenzione IRPEF per agricoltori
In risposta alle proteste – indirizzate al Governo e consegnate” al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, – il Ministro dell’Economia Giorgetti ha anticipato che:
è in corso di valutazione l’intervento in materia di esenzione dell’IRPEF per gli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, eventualmente prevedendo specifiche franchigie.
Ha anche aggiunto che la misura «potrà essere inserita nel primo veicolo normativo utile», ovvero «il decreto legge Milleproroghe attualmente all’esame della Camera».
La detassazione IRPEF agricola è una delle richieste presente all’esecutivo italiano in una sorta di programma di in dieci punti. Fra le altre proposte avanzate:
- una nuova politica europea che non penalizzi il settore e garantisca maggior bilanciamento fra politiche ambientaliste ed esigenze del settore agricolo,
- l’apertura di un tavolo tecnico,
- protezioni a livello doganale (blocco delle importazioni da Paesi con diversi regolamenti produttivi e sanitari)
- misure antidumping sui prodotti,
- prezzi del gasolio calmierati,
- riqualificazione della figura professionale dell’agricoltore.
Ci sono poi richieste più tecniche, riferite ai vincoli sulla coltivazione e ad altre tematiche di settore.
Aperture UE sul lavoro agricolo
A livello europeo, negli ultimi giorni si sono registrate diverse aperture rispetto alle richieste del settore, a fronte di manifestazioni e proteste in diversi Paesi, fra cui le economie più importanti dell’eurozona: Germania, Francia e Spagna, oltre all’Italia. In particolare, è stata ritirata una proposta di legge sulla riduzione dell’uso di pesticidi.
La presidente della Commissione, Ursula von del Leyen, ha anche aperto alla possibilità di nuovi incentivi e sussidi al settore.