In merito all’obbligo anche per gli over 60 di sottoscrizione del PAD, una volta inviata la domanda ADI non capisco la procedura da seguire.
Per sottoscrivere il PAD bisogna iscriversi al SIISL ma per accedere al SIISL non bisogna aver già presentato domanda SFL? Essendo SFL rivolto solo a utenti di età compresa tra 18 e 59 anni, il sistema telematico INPS non fa accedere gli over 60.
Si tratta della stessa iscrizione o la procedura è diversa? Mi potete aiutare a capirci qualcosa?
La confusione può essere determinata dal fatto che la registrazione al SIISL è necessaria per entrambi gli strumenti, ossia per il Supporto Formazione e Lavoro (SFL) e per l’Assegno di Inclusione (ADI).
Le due operazioni (iscrizione SIISL e attivazione PAD) possono essere effettuate contestualmente alla presentazione della domanda di ADI ma se il richiedente esegue le operazioni in momenti diversi, dovrà prima aspettare l‘esito della verifica INPS.
In generale, ai fini del PAD obbligatorio, è vero che ci si deve registrare dopo aver presentato la domanda di SFL ma lo stesso vale anche per l’ADI, come chiaramente spiegato nelle istruzioni fornite con la Circolare INPS 105/2023 (clicchi qui per leggerla).
Il link da cui iscriversi al SIISL ai fini ADI è contenuto nella procedura web interna alla domanda di Assegno di Inclusione, dunque è fornito nel portale INPS in fase di domanda ADI: dopo aver presentato la domanda, il richiedente può accedere al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa.
La cosa migliore è dunque quella di procedere contestualmente dalla stessa pagina (da qui) da cui si fa domanda ADI: permetterà di arrivare al link per sottoscrivere il PAD (Patto di Attivazione Digitale) del nucleo familiare. Così da non dover attendere l’esito dell’istruttoria INPS.
Avendo lei trasmesso domanda di ADI senza contestualmente registrarsi al SIISL dalla procedura interna al portale INPS, dovrà adesso attendere l’esito dei controlli e poi procedere in questo senso, seguendo la procedura sopra descritta.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz
