Comunità Rinnovabili: il decalogo per i nuovi incentivi CER

di Teresa Barone

Pubblicato 31 Gennaio 2024
Aggiornato 30 Maggio 2024 09:42

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Incentivi Rinnovabili per Comunità CER e sistemi di autoconsumo collettivo: guida in 10 passi ai contributi a fondo perduto e alle tariffe incentivanti.

Il nuovo decreto sugli incentivi alle CER (comunità energetiche rinnovabili basate sull’aggregazione tra produttori da fonti rinnovabili e consumatori di energia), concede nuovi contributi a fondo perduto e tariffe incentivanti per favorire lo sviluppo di sistemi di autoconsumo collettivo.

Le agevolazioni sono diverse tra loro ed in alcuni casi cumulabili, con una procedura a sportello che lascia presagire un possibile click day alla prossima apertura dello sportello.

Vediamo di seguito una sintesi delle regole ed un pratico vademecum per arrivare preparati alla domanda di incentivi.

Le nuove agevolazioni del Decreto CER

Il Governo promuove lo sviluppo e la diffusione delle CER attraverso due strumenti:

  • un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili e finanziato dal PNRR, rivolto alle comunità basate su impianti realizzati nei Comuni sotto i cinquemila abitanti per lo sviluppo di due gigawatt complessivi;
  • una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa sul territorio nazionale.

Gli incentivi sono cumulabili con i contributi in conto capitale nella misura del 40%.

Il costo massimo di investimento è pari a 1.500 euro/ kilowatt per impianti fino a 20 kW, 1.200 euro/ kilowatt per impianti di potenza tra 20 e 200 kW, 1.050 euro/ kilowatt per impianti tra 200 e 1.000 kW. Gli impianti devono entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026.

Come accedere ai nuovi incentivi per le Rinnovabili

I beneficiari del contributo a fondo perduto sono le comunità energetiche rinnovabili e i sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili ubicati in Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti. Sono ammissibili le spese  per gli impianti inclusi i potenziamenti.

L’accesso agli incentivi del Decreto CER, richiede prima l’emanazione di regole operative del GSE, attese entro fine marzo, con la contestuale apertura dello sportello telematico per le richieste di agevolazione: il portale sarà online entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.

Il Decalogo per la domanda al GSE di contributi

  1. Gli incentivi si applicano agli impianti a fonti rinnovabili, compresi i potenziamenti, con potenza nominale massima fino a un megawatt.
  2. Le comunità energetiche rinnovabili devono risultare regolarmente costituite alla data di presentazione della domanda di accesso agli incentivi.
  3. Le tariffe incentivanti spettano anche alle configurazioni di autoconsumo e condivisione di rinnovabili ubicate sul territorio di Stati Membri o confinanti con l’Italia con cui la UE ha stipulato accordi di libero scambio.
  4. Per accedere agli incentivi e ai contributi a sportello, la domanda va presentata sul sito GSE (www.gse.it) entro 120 giorni dalla data di entrata in esercizio degli impianti.
  5. La scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 31 marzo 2025, o fino ad esaurimento delle risorse.
  6. Il GSE verifica la completezza della documentazione entro l’ultimo giorno del terzo mese successivo dalla comunicazione.
  7. Il GSE esamina i progetti presentati con l’istanza e ne dà comunicazione all’interessato entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta.
  8. Le spese devono essere sostenute successivamente all’avvio dei lavori e comprovate con pagamenti tramite bonifico bancario.
  9. Il diritto alla tariffa incentivante è pari a 20 anni e decorre dalla data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto.
  10. Il contributo può essere revocato nei casi di perdita di uno dei requisiti, dichiarazioni mendaci, violazione dei principi generali di DNSH (danno significativo all’ambiente) o mancato rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi.

Sul sito del GSE sono state già pubblicate alcune FAQ mirate a orientare cittadini, PMI, Enti e cooperative.