Oltre la metà degli Assegni di Inclusione messi in pagamento dall’INPS a partire dal 26 gennaio 2024 sono destinati a famiglie e nuclei residenti in Campania e Sicilia, con quasi l’80% dei trattamenti localizzati nelle regioni italiane del Sud e Isole
Delle 287.704 richieste accettate (sulle 446.256 inviate in tutto) risultano erogate 154.666 prestazioni nelle sole due regioni sopra citate (il 53,76% del totale).
Assegno di Inclusione: il grosso al Sud e Isole
Dall’analisi delle tabelle INPS relative al nuovo ammortizzatore sociale che ha sostituito il Reddito e la Pensione di Cittadinanza, emerge come nelle Regioni italiane localizzate al Sud e nelle Isole siano stati pagati complessivamente 224.461 assegni, pari al 78,02% del totale.
Questa percentuale supera anche quella che era stata tipica della distribuzione geografica del Reddito di Cittadinanza, che a novembre 2023 aveva toccato il 65,59% di erogazioni nel Mezzogiorno, con assegni pagati a 540.296 famiglie su un totale di 823.695 prestazioni accreditate a livello nazionale.
Gli altri dati regionali
Per via dei requisiti di reddito particolarmente stringenti, al Nord è stato erogato un numero decisamente più esiguo di trattamenti ADI. Nello specifico, sono stati messi in pagamento, per la mensilità di gennaio 2024, 33.261 Assegni di Inclusione (11,56% del totale). In Lombardia le prestazioni INPS accreditare sono state 12.304 (il 4,28%).
Al Centro sono stati invece erogati 29.982 Assegni di Inclusione, che corrispondono al 10,42% del totale.
Le regioni con più Assegni di Inclusione messi in pagamento a gennaio 2024 sono state – dopo la Campania (83.355) e la Sicilia (71.311) – la Puglia con 27.628 prestazioni e il Lazio con 21.246 sussidi.
La Regione con meno Assegni di Inclusione è la Val d’Aosta (135) seguita dal Trentino Alto Adige (201).
Pioggia di domande respinte
Circa una domanda su quattro di quelle lavorate dall’INPS è stata finora respinta per mancanza di requisiti. Più in particolare, si tratta di 117.461 istanze rigettare per superamento della soglia in DSU di quella di reddito, ma anche per omessa dichiarazione dell’attività lavorativa.
Quasi 15mila domande sono invece ferme in istruttoria.
- 12.222 necessitano di un supplemento di istruttoria per l’acquisizione della certificazione attestante il requisito richiesto ai fini del riconoscimento della misura. L’INPS, acquisita la certificazione, potrà procedere al pagamento dal prossimo 15 febbraio o comunque entro 60 giorni qualora non pervenga la certificazione da parte degli enti preposti;
- 1.140 attendono ulteriori accertamenti antifrode.
Nonostante ciò, il Governo ha ipotizzato che circa 700mila famiglie potranno beneficiare dell’Assegno di inclusione a regime.
Notifica ai beneficiari via SMS
Ai beneficiari arriva un SMS che avverte della disponibilità della Carta di Inclusione presso un qualunque ufficio postale. Questo il testo che arriva:
È stato disposto il pagamento della domanda Adi. Dal 26.01 sarà accreditato sulla Carta ritirabile presso qualsiasi ufficio postale con doc identità e cod fiscale.
Importo medio ADI e scadenze di pagamento
L’importo medio dell’Assegno di Inclusione erogato a gennaio 2024 dall’INPS ai primi beneficiari della nuova misura (287mila nuclei ISEE) è risultato pari a 645 euro ciascuno.
Per le mensilità del mese in corso, in sede di prima applicazione le domande ADI di Assegno di Inclusione possono essere inoltrate entro il 31 gennaio 2024.
Per il completamento della prima mensilità di pagamento (destinata in prima battuta a coloro che hanno completato la procedura entro il 7 gennaio, con primo accredito dal 26 gennaio), dopo la verifica dei requisiti (ISEE in primis ma anche le altre condizioni di legge sul residenza e soggetti svantaggiati nel nucleo) e del Patto di Attivazione Digitale (PAD), l’INPS procederà con gli accrediti il 15 febbraio.
Come ricorda l’INPS, i richiedenti che procederanno alla sottoscrizione del PAD entro gennaio avranno diritto agli arretrati anche per la mensilità di gennaio.