La spesa pubblica sostenuta per gestire uffici e strutture e per l’organizzazione di convegni e la partecipazione a manifestazioni pubbliche varia a seconda della Regione e del Comune Capoluogo di Provincia, ciascuno caratterizzato da performance differenti.
A rivelare la singola spesa pubblica assegnando un rating a ciascuna Regione e Comune è la “Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana”, nell’ambito del progetto “Pitagora”.
La mappa degli sprechi locali
Le spese di ogni ente, a seconda dei livelli di scostamento individuati, portano a casa una performance positiva, uno scostamento lieve, uno considerevol o addirittura uno “fuori controllo” (quando supera di oltre il 100% la spesa media).
La classifica dei costi sostenuti per il mantenimento di uffici e strutture, pertanto, viene fuori con un preciso rating.
La classifica dei costi per gli eventi pubblici
Stando ai dati relativi al 2022 rivelati da Adnkronos, il podio delle Regioni più virtuose nella gestione della spesa per convegni e manifestazioni è occupato da Toscana, Lazio e Campania, ma il rating è abbastanza positivo anche per Molise e Lombardia, Abruzzo ed Emilia-Romagna.
A mostrare una minore efficienza nella gestione di questa voce di spesa, invece, sono Calabria e Sicilia: l’isola, inoltre, è la Regione italiana che detiene il record di spesa.
Analizzando i dati relativi ai Capoluoghi di Provincia, invece, il record per la spesa è assegnato a Milano, mentre a essere promossi con il massimo del rating sono 15 Enti.
Sono virtuosi Roma, Foggia, Modena e Catanzaro ma anche Ragusa, Latina, Bologna, Vicenza, Monza, Isernia e Biella, Savona, Ferrara, Matera e Nuoro, che rappresenta il Capoluogo di Provincia più parsimonioso.