Credito Cooperativo: 435 euro di aumento al mese

di Teresa Barone

24 Gennaio 2024 09:30

Ipotesi di rinnovo del CCNL del Credito Cooperativo (BCC): novità su retribuzioni, welfare e organizzazione del lavoro.

È stata presentata il 15 gennaio l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto che coinvolge 36.500 lavoratori e lavoratrici del Credito Cooperativo, tra quadri direttivi e altri dipendenti. Definito come un rinnovo al passo con i tempi, il nuovo CCNL BCC sarà discusso nel corso della fase assembleare che si concluderà il prossimo 19 febbraio.

Il testo focalizza l’attenzione sull’aspetto economico e non solo, prevedendo novità anche in tema di welfare, politiche attive per l’occupazione ed Enti bilaterali, inquadramenti e organizzazione del lavoro, pari opportunità, salute e sicurezza.

Parte economica: non solo aumenti retributivi

Per quanto riguarda l’aspetto retributivo, nello specifico, il nuovo contratto si basa sulla richiesta economica complessiva di 435 euro lordi mensili, con previsione di rivalutazione di scatti, diarie, indennità tenendo conto della rivalutazione delle tabelle retributive.

Si chiede anche il recupero degli arretrati, giustificati dalla scadenza del contratto e legati al caro vita e agli incrementati utili delle Aziende/BCC, oltre all’incremento di due scatti degli attuali “scatti di anzianità” e alla rivalutazione delle voci “indennità di preposto” e “indennità di vice preposto”.

Inoltre:

  • Incremento di due scatti di anzianità.
  • Rivalutazione “indennità di preposto” e “indennità di vice preposto”.
  • Premio di fedeltà anche al Personale appartenente alle prime tre Aree Professionali e al primo e secondo livello dei Quadri Direttivi.
  • Riconoscimento dei contributi datoriali alla previdenza complementare, assistenza sanitaria ed LTC, come parte integrante dei livelli economici complessivi della retribuzione annuale.
  • Indennità di cassa riconosciuta “a giornata intera”.
  • Riforma delle voci “indennità di turno” e “reperibilità”.
  • Prestazioni rilevanti se superno del 10 % l’orario di lavoro.

Welfare e organizzazione del lavoro

Il nuovo CCNL si basa anche su un aumento della contribuzione alla Cassa Mutua Nazionale e alla Previdenza complementare (percentuale pari all’ 1,2 % pro quota (2/3 carico azienda e 1/3 carico lavoratore).

Tra le misure organizzative, invece, si pensa a individuare forme di flessibilità oraria in ingresso/uscita con recupero durante la pausa pranzo o nell’arco della settimana o del mese. Si chiede anche la flessibilità oraria in entrata e uscita per chi rientra da maternità o paternità fino a 1 anno di età del figlio.

Come First Cisl – commenta la Federazione – riteniamo necessario procedere ad un rinnovo in tempi rapidi, anche più celeri di quelli registrati in Abi (sei mesi), per ottenere un incremento retributivo comprensivo degli arretrati.

Un incremento che non deve rappresentare esclusivamente il recupero in termini salariali del differenziale inflattivo, ma un ulteriore strumento per ridistribuire la maggiore produttività registrata dal sistema in questi ultimi anni, frutto del lavoro di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Credito Cooperativo.