Sono proprietario di una villetta nella quale risiedo con mia moglie e uno dei due figli. Intendiamo donare la casa in parti uguali ai due figli e procedere alla ristrutturazione. Per la parte riguardante il figlio residente con noi genitori, intendiamo assumerci i costi della ristrutturazione, in tale caso possiamo usufruire dei bonus fiscali?
Direi di sì, il familiare convivente con il proprietario dell’immobile ha diritto alla detrazione per la ristrutturazione. Anche dopo una donazione.
In base a quello che scrive, voi avete donato l’appartamento ai due figli, o avete intenzione di farlo. E poi procedere alla ristrutturazione, restano conviventi con uno dei due figli che risultano proprietari del 50% dell’immobile.
Nella Guida dell’Agenzia delle Entrate al Bonus Ristrutturazioni, si specifica che tra i beneficiari dell’agevolazione rientra il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado).
I figli sono parenti di primo grado, voi di conseguenza potete legittimamente sostenere le spese per il figlio con cui convivete. L’importante è che siate intestatari dei relativi bonifici e fatture.
Fra l’altro, in quanto titolari di un reale diritto di godimento (come la residenza o l’utilizzo dell’immobile) avreste comunque la possibilità di effettuare la ristrutturazione pagandone le spese e applicando l’agevolazione fiscale. Che non è riservata al solo proprietario, ma anche a chi ha l’usufrutto o altro diritto di uso, abitazione o superficie.
Per lo stesso motivo, spetterebbe anche ai locatari o comodatari dell’immobile.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz