Imprese all’estero nel rapporto ICE “Italia Multinazionale”

di Alessandro Vinciarelli

6 Febbraio 2009 17:20

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Il rapporto ICE “Italia Multinazionale" segna il punto circa la partecipazione delle imprese italiane in terra straniera. I numeri sono significativi e le piccole multinazionali vanno sostenute

Le imprese italiane con partecipazioni in società all’estero ammmontano a 20.974, considerando sia quelle di controllo che paritarie e minoritarie, con un fatturato 2006 di 401.825 milioni di euro ed un numero di dipendenti totali di 1.231.911 addetti.
Al contrario le aziende italiane partecipate da aziende estere sono 7.152 con un fatturato nel 2006 di 429.512 milioni di euro.

È quanto emerge dal rapporto Italia Multinazionale 2008 curato da Politecnico di Milano e ICE – Istituto nazionale per il Commercio Estero, presentato nei giorni scorsi dal presidente dell’Istituto, Umberto Vattani, che ha dichiarato – alla luce dei numeri – come l’attuale scenario premi il nostro Made in Italy, «fatto con mezzi minimi insieme ma con una componentistica intelligente».

In termini di occupazione, i dipendenti italiani nelle imprese partecipate all’estero ha un’incidenza tra il 15,1% e il 25,6%, mentre il settore industriale più dinamico rimane quello dell’industria estrattiva (44,3%), seguito a distanza da manifatturiero (27%) e utilities (21,9%).

Nell’altro senso, ossia quello degli investimenti esteri in Italia, la percentuale varia a seconda delle dimensioni dell’impresa tra il 9,6% e al 14,8%, con un fattore più elevato in caso di industria manifatturiera (19,4%) o di commercio all’ingrosso (17,5%).

In quanto ad espansione geografica, le imprese italiane sono ancora indietro: nonostante buoni passi compiuti nell’area del Mediterraneo e nell’Unione Europea, ci sono ancora da scoprire i mercati di Asia e America.

La forza del sistema produttivo italiano sono anche le multinazionali tascabili, ha dichiarato a margine della presentazione cdel Rapporto il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso. «Vanno sostenute soprattutto in questa fase di recessione globale con politiche attive che rifuggano da qualsiasi tentazione protezionistica».

Intanto, segnaliamo che in Lombardia si avvinano i termini di apertura (26 febbraio – 31 dicembre 2009) del bando per promuovere l’acquisto di servizi per sviluppare business all’estero.
Il bando è rivolto alle Pmi lombarde, che potranno ottenere dei voucher per ricercare partner esteri, distributori e fornitori; effettuare analisi di settore e ricerche di mercato; ricevere assistenza tecnico-procedurale e avviare formazione ad hoc per poter operare nei mercati esteri.