Ha suscitato reazioni contrastanti l’annuncio delle sei versioni previste per Windows 7, il nuovo sistema operativo Microsoft ormai in dirittura d’arrivo: Home Premium e Professional Edition, seguite da Starter Edition per netbook, Home Basic per mercati emergenti, Enterprise per aziende e Ultimate.
In mezzo a “tanta varietà”, spicca la versione per ultraportatili: di certo, la casa di Remond non vuole perdere il treno rappresentato dai Netbook, i prodotti pc più amati (e venduti) del 2008 e sicuramente anche dei prossimi anni.
Lo ha confermato alla stampa anche Brad Brooks, vice presidente Windows Consumer Product Marketing di Microsoft.
La società ha assicurato, tra l’altro, che non solo la Starter Edition ma tutte e sei le versioni di W7 saranno utilizzabili su mini-notebook con un’esperienza completa e performance ottimali, grazie ad una ritrovata “leggerezza” sulle risorse hardware richieste: insomma, un ritorno ad XP bypassando gli errori commessi con Vista.
Unica eccezione, l’interfaccia Aero che richiederà sempre e comunque chip con accelerazione 3D di potenza maggiore per gestire trasparenze ed effetti speciali.
A questo punto è ipotizzabile che la Starter Edition possa diventare la versione base installata di default sugli ultraportatili, senza per qusto impedire un upgrade alle altre versioni del sistema operativo.