Facebook, cinque anni… di business

di Tullio Matteo Fanti

5 Febbraio 2009 11:40

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Facebook compie cinque anni festeggiando i suoi oltre 150 milioni di utenti. Nonostante le critiche, il portale ha aperto numerosi nuovi canali di comunicazione, utili anche in ambito business

Facebook raggiunge in suo quinto anno di età e mentre il suo fondatore Mark Zuckerberg soffia sulle candeline festeggiando gli oltre 150 milioni di utenti del portale, vengono alla mente le incredibili potenzialità del mezzo, parte delle quali al momento ancora inespresse, sia nel campo della comunicazione che in ambito business.

Facebook è cresciuto in questi ultimi anni a livelli esponenziali, superando tutti i concorrenti, compreso il temibile MySpace e divenendo il portale di social networking numero uno al mondo.

Se ciò ha permesso da un lato a milioni di persone di sperimentare nuovi modi per incontrarsi e comunicare tra loro, dall’altro il portale ha presto dimostrato ampie potenzialità anche in ambito business, garantendo nuova linfa vitale nelle interazione di lavoro, aspetto decisamente non trascurabile in un momento difficile come quello attuale.

Facebook si è così con il tempo trasformato da semplice perdita di tempo sui posti di lavoro a strumento lavorativo in grado di elevare il business, offrendo nuove opportunità di relazione tra colleghi, con la possibilità di condividere documenti, competenze e quant’altro possa migliorare la dinamica di gruppo.

Il portale è divenuto inoltre una vetrina piuttosto ricca di curriculum online e di offerte di lavoro, venendo così incontro sia ai singoli in cerca di una occupazione che alle aziende interessate alle assunzioni, le quali possono contare sulla presenza di una ricca e variegata documentazione correlata ai singoli candidati.

Non ultima per importanza, la possibilità di accedere al database di Facebook, contenente milioni di nomi accompagnati da informazioni personali oltre alle preferenze in fatto di acquisti, gusti musicali, svaghi e molto altro ancora.

Una vera miniera d’oro per le società dedite alle ricerche di mercato e una possibilità che potrebbe presto concretizzarsi per mano dello stesso Zuckerberg.