Nuovi adempimenti per i Forfettari in considerazione delle nuove regole sulle sforamento delle soglie introdotte dalla Manovra: i contribuenti transitati quest’anno nel regime agevolato sono tenuti a presentare l’ultima Dichiarazione IVA, relativa al periodo di imposta 2023, entro il 30 aprile.
Vediamo una sintesi delle nuove regole sulle condizioni di accesso, di permanenza e di cessazione del regime, con tutte le conseguenze in termini di adempimenti e rettifica IVA.
Dichiarazione IVA 2024: per quali Forfettari?
I contribuenti che applicano il regime forfetario non liquidano l’imposta e non sono tenuti a presentare la dichiarazione e la comunicazione annuale IVA, ma se sono transitati da un regime ordinario a quello forfetario nel 2024, allora devono presentare l’ultima dichiarazione IVA, relativa al periodo di imposta 2023, rispewttando la scadenza del 30 aprile 2024.
Forfettari: conseguenze del superamento soglie
Per i forfettari, la soglia di ricavi e compensi percepiti nell’anno precedente è pari a 85mila euro per l’accesso e la permanenza nell’anno d’imposta in corso. Il requisito consente la permanenza nel regime a chi lo applicava nel 2022 o a nuovi soggetti. Chi aveva aderito in passato alla contabilità ordinaria può comunque applicarlo senza rispettare il vincolo triennale di permanenza nel regime ordinario.
C’è però da rispettare una seconda soglia a 100mila euro, al superamento della quale si fuoriesce immediatamente dal regime agevolato con la conseguente applicazione del regime ordinario. Lo sforamento comporta l’immediata cessazione del regime forfettario a partire dal momento stesso dello sforamento.
Se il contribuente intraprende l’attività in corso d’anno, il superamento deve essere verificato senza confrontare il volume dei ricavi o dei compensi alla frazione d’anno di attività.
Rettifica IVA per fuoriusciti dal Forfettario
In base alla normativa, con decorrenza dall’anno successivo a seguito del superamento della soglia degli 85mila euro, discende il diritto alla rettifica dell’IVA non detratta (articolo 19-bis2 del DPR n. 633 del 1972). Il periodo d’imposta interessato varia in base al limite di ricavi o compensi che viene superato.
Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate:
il superamento del limite di 85.000 euro nell’anno x – nel quale viene applicato il regime forfetario – implica che l’eventuale rettifica dell’imposta non detratta sia esposta nella dichiarazione IVA relativa all’anno x+1 – primo anno di applicazione delle regole ordinarie – da presentare nell’anno x+2.
Il superamento del limite di 100.000 euro in un determinato anno, invece, implica che la rettifica dell’imposta non detratta sia esposta nella dichiarazione relativa allo stesso anno x.