Italia e Svizzera hanno siglato un Protocollo che modifica l’Accordo sui frontalieri tra i due Paesi e che permette di estendere il ricorso al telelavoro.
Nello specifico, si prevede la possibilità di svolgere il telelavoro fino al massimo del 25% dell’orario di lavoro.
L’intesa fa seguito alla firma della dichiarazione di intenti dello scorso 10 novembre, siglata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter, volta a regolamentare lo smart working per i lavoratori frontalieri.
La nuova disciplina si applicherà 1° gennaio 2024 grazie ad un accordo informale transitorio, anche se a livello ufficiale le modifiche alla disciplina saranno siglate il prossimo maggio a livello governativo.
Al momento della firma della dichiarazione d’intenti, il ministro Giorgetti aveva spiegato:
finalmente abbiamo regole certe che interromperanno una lunga e dannosa serie di contenziosi, abbiamo raggiunto un compromesso costruttivo che tiene conto delle diverse esigenze e richieste.
Intanto, sempre per venire incontro alle esigenze dei lavoratori ed evitare eccessive attese burocratiche, tramite un secondo accordo amichevole si introduce conn valore retroattivo, dal 1° febbraio al 31 dicembre 2023, la possibilità di svolgere il telelavoro per i contratti che lo prevedono fino a un massimo del 40% dell’orario di lavoro.