Firmato il decreto interministeriale dell’Economia e del Lavoro che ufficializza il tasso di indicizzazione del 5,4% applicato alle pensioni dal 1° gennaio 2024: confermando le anticipazioni, lo rende noto un comunicato stampa del MEF.
L’aumento è calcolato sulla base della variazione percentuale degli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 7 novembre 2023.
Perequazione pensioni del 5,4% fino a 4 volte il minimo
La nota anticipa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di adeguamento all’inflazione per il 2024, la cui misura è applicata in via provvisoria ai trattamenti erogati da gennaio prossima, in attesa della pubblicazione del tasso ufficiale, atteso per il prossimo novembre in seguito alle rilevazioni Istat.
La perequazione automatica delle pensioni sarà applicata e riconosciuta per il 2024 nelle modalità previste dalla normativa vigente, contenute nel ddl di bilancio attualmente in corso di approvazione in Parlamento. Nello specifico, la pensione minima 2024 sale a 598,61 euro e l’assegno sociale arriverà a 534,40 euro. Una pensione lorda (prendendo a riferimento il lordo 2023 che sarà erogato a dicembre, una volta incamerato lo 0,8% di conguaglio) di 2.271,76 euro (pari a 4 volte il trattamento minimo INPS), si rivaluta del 5,4% salendo a 2394,43 euro.
Le fasce di rivalutazione 2024
Dopo l’anticipo del conguaglio previsto a dicembre sui trattamenti 2023 rispetto all’inflazione 2022, da gennaio 2024 l’INPS metterà in pagamento i nuovi importi rivalutati secondo gli scaglioni di reddito pensionistico stabiliti dal Governo con la Manovra 2024. L’aliquota di ciascuno scaglione si applica all’intero importo lordo e non è progressiva, come avveniva fino a due anni con il precedente meccanismo. In questo modo, si determina una minore rivalutazione per le pensioni che sforano di poco uno scaglione ricadendo in quello successivo:
- fino a 2.272 euro lordi si applica la perequazione al 100%
- fino a 2.840 euro lordi si applica la perequazione all’85%
- fino a 3.308 euro lordi si applica la perequazione al 53%
- fino a 4.544 euro lordi si applica la perequazione al 47%
- fino a 5.679 euro lordi si applica la perequazione al 37%
- oltre i 5.680 euro lordi si applica la perequazione al 22%
La nota del Ministero sull’indicizzazione Istat 2024
Le anticipazioni sull’indice di perequazione erano ampiamente circolate nelle scorse settimane. Adesso, il Ministero ne ha dato conferma:
Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, di concerto con la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone, ha firmato il decreto che dispone a partire dal 1° gennaio 2024 un adeguamento all’inflazione pari a +5,4% delle pensioni. L’aumento, che verrà riconosciuto nelle modalità previste dalla normativa, è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 7 novembre 2023.
La penalizzazione più evidente è quella per i trattamenti più elevati, che rispetto al 2023 perdono 10 punti di rivalutazione.