Nuova iniziativa a sostegno del potere d’acquisto delle pensioni medio-alte: la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità (CIDA) ha promosso una petizione su Change.org per chiedere alla Presidenza del Consiglio ed ai Ministri dell’Economia e del Lavoro di salvaguardare i contribuenti con redditi da 35mila euro.
La petizione è stata pubblicata il 20 novembre ed in 24 ore ha raccolto oltre 10mila firme.
Taglio rivalutazione pensioni medio-alte
Secondo la denuncia del presidente, Stefano Cuzzilla:
Da troppi anni la classe media è colpita da reiterate vessazioni e ripetuti provvedimenti falsamente redistributivi che mettono seriamente a repentaglio i valori della professionalità e del merito.
Fra i motivi portanti della protesta c’è il potere d’acquisto delle pensioni sopra quattro volte il minimo che non si rivalutano adeguatamente. La richiesta è quella di tornare alla perequazione per scaglioni di cui alla Legge 448/98 e 388/2000:
- al 100% per le pensioni di importo fino a tre volte il trattamento minimo INPS,
- al 90% per le pensioni da tre e cinque volte il trattamento minimo,
- al 75% per quelle superiori a cinque volte il trattamento minimo.
Petizione salva-pensioni: cosa si chiede al Governo
Le richieste specifiche sono diverse:
- sostenere il potere d’acquisto delle pensioni: applicare la perequazione per scaglioni in base alle vecchie regole abolendo il calcolo per fasce e tornando al sistema progressivo;
- separare in maniera contabile la previdenza dall’assistenza;
- abolire il divieto di cumulo fra redditi e pensioni di qualsiasi tipo;
- eliminare i tetti sulle prestazioni pensionistiche anticipate (pensione contributiva con 64 anni di età e 20 anni di versamenti, con importo soglia di 2,8 volte il minimo nel 2023 e 3 volte il minimo nel 2024;
- eliminare il meccanismo di riduzione progressiva delle detrazioni fiscali in relazione al reddito;
- rivedere la progressività delle aliquote Irpef per evitare disparità di trattamento fra categorie di lavoratori;
- attivare una vera lotta all’evasione fiscale, utilizzando tutti i dati disponibili ed evitando i condoni.