Acconto IRPEF agraria in scadenza senza proroga

di Teresa Barone

Pubblicato 22 Novembre 2023
Aggiornato 19:05

Nessun rinvio scadenze sul secondo acconto IRPEF dei titolari di reddito agrario, chiamati alla cassa entro il 30 novembre se non per il reddito d'impresa.

Il secondo acconto IRPEF risultante dal modello Redditi PF 2023 da parte dei titolari di reddito agrario deve essere versato entro il 30 novembre 2023.

Non è prevista, infatti, la proroga della scadenza al 16 gennaio 2024 concessa dalla Legge di Bilancio alle Partite IVA fino a 170mila euro.

Possono accedere all’agevolazione, invece, i produttori agricoli che operano in forma di impresa individuale, con reddito in eccedenza configurabile come reddito d’impresa.

Solo i titolari dei redditi d’impresa e di lavoro autonomo, infatti, possono beneficiare del rinvio che è invece precluso agli esercenti attività agricola.

Questi ultimi, inoltre, non possono accedere alla dilazione del pagamento dell’acconto in cinque rate mensili di pari importo, sempre a decorrere dal mese di gennaio 2024 e con scadenza prevista il giorno 16 di ciascun mese.

Dietro questa esclusione, si cela la normativa che mette nero su bianco i requisiti per accedere alla proroga, riservata ai titolari di Partita IVA che nel periodo d’imposta precedente hanno dichiarato “ricavi” o “compensi” di importo non superiore a 170mila euro, facendo riferimento solo ai valori utili per la determinazione dei redditi d’impresa e di lavoro autonomo e non dei redditi fondiari.