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Reddito energetico: in vigore il nuovo bonus fotovoltaico

di Barbara Weisz

15 Novembre 2023 09:28

Reddito energetico al via, in vigore il decreto MASE sul bonus fotovoltaico per impianti in autoconsumo di famiglie a basso ISEE: verso i bandi GSE per i contributi e il registro imprese per i lavori.

E’ in vigore il decreto che istituisce il Fondo nazionale per il reddito energetico, finalizzato a eroga contributi alle famiglie a basso reddito per realizzare impianti fotovoltaici domestici in autoconsumo, attraverso appositi incentivi GSE.

Il nuovo bonus fotovoltaico coprirà l’intera spesa ma è riservato alle famiglie con ISEE fino a 15mila euro (con 4 figli fino a 30mila euro).

Vediamoli.

Reddito energetico: cos’è e come funziona

Il Fondo Nazionale per il reddito energetico è un fondo rotativo che sarà reso operativo dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). A disposizione per il 2024-2025 ci sono duecento milioni complessivi, che saranno erogati in forma di contributo in conto capitale.

Lo scopo ultimo della misura è quello di consentire anche alle famiglie meno abbienti di poter autoprodurre energia elettrica pulita per risparmiare in bolletta, rendersi autonomi nella fornitura e inquinare meno, in linea con gli obiettivi UE.

Le risorse annuali (al lordo dei costi spettanti al GSE) sono così  ripartite:

  • 80 milioni alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • 20 milioni alle restanti regioni o province autonome.

I dettagli sono contenuti nel Decreto MASE (Ministero dell’Ambiente) dell’8 agosto 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 novembre, che istituisce il fondo ed elenca i principali criteri di accesso ai contributi.

Quali impianti fotovoltaici sono ammessi

Il Fondo per il reddito energetico finanzia la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici con potenza nominale da 2 kW a 6 kW, comunque non superiore a quella disponibile in prelievo sul punto di connessione al momento della domanda di agevolazioni. Devono essere realizzati su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze, oppure su aree e spazi pertinenziali per i quali il soggetto beneficiario è titolare di un valido diritto reale.

Una quota dell’energia prodotta deve essere autoconsumata e comprendere i seguenti servizi, per una durata non inferiore a dieci anni: polizza multi-rischi, servizio di manutenzione e servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.

Autoconsumo: quanto vale il contributo GSE per famiglie

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale che copre interamente le spese ammesse, versato dal GSE direttamente a chi realizza l’intervento. Ecco i massimali in tabella:


Non rientrano tra i costi ammissibili: quelli di esercizio connessi al servizio di misura dell’energia prodotta; gli oneri e gli obblighi risarcitori nei casi di decadenza dal beneficio; la disinstallazione dei componenti di impianto; le attività di smaltimento (per i quali esistono apposte disposizioni e incentivi RAEE).

I requisiti per il nuovo Bonus Fotovoltaico

Possono accedere agli incentivi alle Rinnovabili del Fondo nazionale per il reddito energetico solo le famiglie in condizione di disagio economico. L’ISEE non può superare i 15mila euro, oppure i 30mila euro con almeno quattro figli a carico.

L’impianto deve essere installato nell’unità immobiliare di residenza anagrafica (o relativa pertinenza). Sono escluse le case e appartenenti accatastati come di lusso nelle categorie A1, A8, A9 e A10.

L’impianto fotovoltaico potrà essere realizzato sul tetto, sul balcone, sulla copertura del box pertinenziale o comunque su una superficie o spazio su cui si gode un diritto reale.

Ciascun soggetto beneficiario potrà  presentare una sola domanda di agevolazione e non potrà cumulare il nuovo bonus con altri incentivi alle rinnovabili per i medesimi impianti.

Come accedere ai fondi per il reddito energetico

Una volta predisposta l’apposita piattaforma informatica digitale e pubblicati gli appositi bandi, le domande si dovranno presentare al GSE, direttamente o tramite l’impresa che realizza l’impianto.

Si tratta di incentivi a sportello, per cui le domande saranno esaminate in ordine cronologico di invio.

Il decreto contiene infine ulteriori dettagli sui requisiti tecnici richiesti, sulla tipologia di imprese abilitate che potranno realizzare gli interventi agevolati e sulla istituzione dell’apposito registro che ne darà elenco.