Per le pensioni Scuola 2024 ci sono all’orizzonte molte novità: alcune positive ed altre decisamente meno.
Tra le buone notizie c’è il ricalcolo degli assegni per i rinnovi contrattuali (ma possono volerci anche anni) e la perequazione automatica per docenti, dirigenti e personale ATA già pensionati (in questo caso, la rivalutazione delle pensioni scatta invece dal 1° gennaio).
Tra le brutte notizie c’è invece una novità nell’ambito della riforma pensioni inserita in Manovra 2024 che impatta sugli aspiranti all’APE Sociale per lavori gravosi: i docenti della scuola d’infanzia e primaria, infatti, escono dalle categorie di addetti a mansioni potenzialmente beneficiarie dello strumento per la pensione anticipata a 63 anni e 5 mesi.
La notizia peggiore, però, riguarda i dipendenti exINPDAP che rientravano nella Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI): chi aveva fino a 15 anni di contributi versati entro il 1995, subirà un taglio della quota retributiva della pensione futura.
Vediamo in dettaglio tutte le ultime notizie per le pensioni Scuola 2024.
Ricalcolo pensione per rinnovo contratto Scuola
La Legge di Bilancio 2024 stanzia nuove risorse per rinnovare i contratti del comparto Scuola, che conta circa 1,2 milioni di dipendenti. Con il rinnovo dei contratti pubblici, chi era andato in pensione con il CCNL scaduto avrà diritto al ricalcolo dell’assegno previdenziale.
Attenzione: la procedura è molto lunga, perchè l’Ente datore di lavoro deve prima trasmettere all’INPS i dati contrattuali aggiornati e poi deve partire l’iter di ricalcolo, che può richiedere anche anni. Ma il lavoratore non deve fare nulla ed il ricalcolo, presto o tardi, dovrebbe arrivare da sè.
Perequazione automatica 2024 pensioni Scuola
Anche i pensionati del comparto Scuola nel 2024 godono della rivalutazione automatica degli assegni percepiti. La Manovra 2024 ha sostanzialmente replicato le aliquote già previste quest’anno, con un taglio che riguarda soltanto le pensioni oltre 10 volte il minimo.
Ad ogni pensione che rientra nello scaglione indicato, si applica una percentuale di aumento calcolata moltiplicando l’Indice annuo di rivalutazione Istat (ancora non si conosce, è atteso entro novembre) per l’aliquota della propria fascia di reddito pensionistico.
Docenti esclusi dall’APE Sociale 2024
E siamo alle brutte notizie: la Manovra 2024, nel prorogare l’APE Sociale anche per il prossimo anno, non ha replicato i requisiti richiesti negli ultimi due anni, durante i quali erano state aggiunte ben 23 nuove categorie di professioni considerate particolarmente gravose e pertanto ammissibili alla flessibilità in uscita.
Dal 2024 si torna alle categorie 2021 che, per questo comparto, escludono i docenti di scuola primaria, pre–primaria e le professioni assimilate (codice Istat 2.6.4. docenti).
Taglio pensione futura per dipendenti exINPDAP – CPI
La Manovra 2024 sostituisce le aliquote di rendimento con cui quantificare il valore della quota della pensione futura che rientrava nel calcolo retributivo per gli iscritti ad alcune ex gestione INPDAP confluite nell’INPS: cassa per le pensioni dipendenti degli Enti locali (CPDEL), Cassa per le pensioni dei Sanitari (CPS), Cassa per le pensioni agli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (CPI), cassa per le pensioni agli ufficiali giudiziari, agli aiutanti ufficiali giudiziari e ai coadiutori (CPUG).
Le nuove percentuali iniziano da un valore pari a zero per chi non aveva contribuzione versata al 31 dicembre 1995 (e dunque si tratta dei più penalizzati), mentre le aliquote precedenti partivano da un valore positivo (0,23865).
Tradotto, significa un taglio della pensione anche di migliaia di euro per circa 170mila dipendenti pubblici prossimi alla pensione.
Su questa misura, particolarmente spinosa, in considerazione delle forti proteste avanzate dai Sindacati, è possibile che il Governo possa ancora intervenire sul testo del disegno di legge di Bilancio per il 2024, che si trova in discussione in Parlamento e che dunque è passibile di correttivi.
Requisiti per la pensione Scuola 2024
Per le pensioni Scuola 2024, docenti e ATA, ricordiamo che le domande di cessazione dal servizio andavano presentate entro il 23 ottobre 2023, mentre c’è tempo fino al 28 febbraio 2024 per il personale dirigente.
Ricapitoliamo i requisiti per le pensioni Scuola decorrenti dal 1° settembre 2024. Ma attenzione: dal 2025 molte di queste regole cambiano, perché la riforma pensioni inserita nella Legge di Bilancio 2024 ha previsto una serie di correttivi che impattano alcune misure, tra requisiti e decorrenze.
Pensione di vecchiaia
Art. 24, commi 6 e 7 della Legge n.214/2011
- Requisiti anagrafici: d’ufficio 67 anni al 31 agosto 2023; a domanda 67 anni al 31 dicembre 2024;
- Requisiti contributivi: anzianità contributiva minima di 20 anni.
Art. 1, commi da 147 a 153 della legge 27 dicembre 2017, n. 205
- Requisiti anagrafici: d’ufficio 66 anni e 7 mesi al 31 agosto 2024; a domanda 66 anni e 7 mesi al 31 dicembre 2024;
- Requisiti contributivi: anzianità contributiva minima di 30 anni al 31 agosto 2024.
Pensione anticipata
Articolo 15 Decreto-Legge 28 gennaio 2019 n. 4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26
- Requisiti donne entro il 31 dicembre 2024: anzianità contributiva minima di 41 anni e 10 mesi;
- Requisiti uomini entro il 31 dicembre 2024: anzianità contributiva minima 42 anni e 10 mesi.
Pensione Opzione Donna
Articolo 1, comma 292, della legge 29 dicembre 2022, n. 197
- Requisiti maturati al 31 dicembre 2022: Anzianità contributiva di 35 anni maturata al 31 dicembre 2022 e 60 anni (età ridotta di un anno per figlio nel limite massimo di due anni).
- Condizioni:
- a) assistono, alla data di presentazione della domanda di pensione e da almeno sei mesi, il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3 comma 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o un parente o un affine entro il secondo grado convivente qualora i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti oppure siano deceduti o mancanti;
- b) hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%.
- Condizioni:
Pensione Quota 100-102
Articolo 14, comma 1, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, come modificato dall’articolo 1, comma 87, della legge 30 dicembre 2021, n. 234
- Requisiti maturati entro il 31 dicembre 2021: anzianità contributiva minima di 38 anni e 62 anni
- Requisiti maturati entro il 31 dicembre 2022: anzianità contributiva minima di 38 anni e 64 anni
Quota 103
Pensione anticipata flessibile (Quota 103) – articolo 1, commi 283 e 284, della legge 29 dicembre 2022, n. 197
- Requisiti maturati entro il 31 dicembre 2023: Anzianità contributiva minima di 41 anni e 62 anni.