Pierroberto Folgiero, AD di Fincantieri, racconta le ultime sfide dell’azienda pubblica italiana operante nel settore della cantieristica navale. Negli ultimi anni Fincantieri si è posta obiettivi strettamente legati al tema sostenibilità, come il taglio delle emissioni e le produzioni di navi sempre più digitali.
Pierroberto Folgiero traccia la linea di Fincantieri: “Con il Piano di Sostenibilità del periodo 2018-2022 Fincantieri ha fissato due obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2030: azzerare le emissioni in porto e dimezzarle durante la navigazione, rispetto al 2017. Navi sempre più green, una catena di fornitura responsabile e la collaborazione con istituzioni e business partner saranno fattori fondamentali nel prossimo futuro”.
Pierroberto Folgiero: “Fincantieri ha definito un approccio integrato al problema della decarbonizzazione del trasporto navale”
Pierroberto Folgiero spiega come Fincantieri, per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del Piano di Sostenibilità, abbia definito un approccio integrato al problema della decarbonizzazione del trasporto navale: “Questo approccio è supportato da numerose iniziative di R&D ed applicazione industriale che renderanno disponibili tutte le tessere del mosaico. Lato banchina stiamo sviluppando una serie di progetti finalizzati alla realizzazione di un concept di porto a zero emissioni. In particolare, stiamo sviluppando le principali tecnologie abilitanti necessarie – sistemi di generazione stazionaria a fuel cell, sistemi di stoccaggio di energia elettrica ad alta densità, il cold ironing, le smart grid, il fotovoltaico – e le relative infrastrutture”.
Fincantieri intende avere un ruolo attivo verso un’economia e una società più sostenibili, posizionandosi tra i first-mover e guadagnando, così, anche un importante vantaggio competitivo. Nel quadro dei propri obiettivi di sostenibilità, Fincantieri è impegnata nell’elaborazione di una previsione che consenta di identificare le possibili traiettorie evolutive future per l’implementazione di tecnologie verdi. In parallelo alle attività interne di ricerca, sviluppo e innovazione, Fincantieri promuove la costituzione di partenariati e collaborazioni che permettano di far convergere gli sforzi verso la decarbonizzazione del settore.
Pierroberto Folgiero: “Fincantieri torna a costruire traghetti in Italia”
Sempre nell’ambito del Piano di Sostenibilità e del tema green, Fincantieri torna a costruire traghetti in Italia, andando a siglare un contratto con la Regione Sicilia per la realizzazione di un traghetto di nuova generazione, che sarà costruito nel cantiere navale di Palermo e che verrà consegnato nel 2026. L’operazione avrà un costo complessivo pari a 120 milioni di euro. Il traghetto avrà un motore alimentato a diesel e gas liquefatto e un impianto fotovoltaico che permetterà al mezzo di stazionare in porto con emissione zero per quattro ore.
Pieroberto Folgiero, AD di Fincantieri, commenta entusiasta la notizia: “È un giorno importate, Fincantieri riporta la produzione dei traghetti in Italia. È l’inizio di un grande ritorno in Italia nel segno dell’innovazione”. Il traghetto di ultima generazione servirà per il trasporto di passeggeri, vetture e anche materiale pericoloso tra la Sicilia e le isole di Lampedusa/Linosa e Pantelleria.
Pierroberto Folgiero: “Utilizzare energia nucleare pulita per alimentare le navi”
Sempre in merito al tema sostenibilità, Pieroberto Folgiero torna su un recente accordo realizzato da Fincantieri con newcleo, startup che utilizza reattori per produrre energia nucleare pulita e sicura, e RINA, multinazionale che offre servizi nei settori energia, marine e certificazione. Fincantieri punta a raggiungere la leadership mondiale nella realizzazione e gestione della “nave digitale green”. Un obiettivo importante che potrebbe essere raggiunto nel 2050 e che, ovviamente, richiede uno sforzo in termini di innovazione tecnologica e di nuovi carburanti.
Pieroberto Folgiero in merito all’accordo tra Fincantieri, newcleo e RINA: “Attraverso l’iniziativa con newcleo e RINA, Fincantieri conferma la sua grande attenzione verso la decarbonizzazione del settore navale. Da sempre, infatti, le navi del Gruppo rappresentano un punto di riferimento non solo per le elevate performance, ma anche per la presenza a bordo di avanzate tecnologie che permettono una riduzione delle emissioni e un notevole risparmio energetico”.
Grazie alla collaborazione con newcleo, Fincantieri punta all’utilizzo dell’innovativo LFR (Lead-cooled Fast Reactor) sulle navi, dispositivo che comporterebbe una serie di benefici enormi. I rifornimenti sarebbero necessari una volta ogni 10/15 anni e la manutenzione sarebbe molto limitata, con una facile sostituzione della “batteria nucleare” a fine vita. Fincantieri vuole, quindi, valutare la fattibilità del progetto per raggiungere lo scopo prefissato nel Piano di Sostenibilità che prevede l’obiettivo zero emissioni entro il 2050. Pieroberto Folgiero: “L’accordo firmato con newcleo e Rina ci consente di esplorare la possibilità di aggiungere una nuova e visionaria soluzione tra quelle a nostra disposizione per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che l’industria si è prefissata, anche considerando che l’industria navale trasporta il 90% delle merci di tutto il mondo ed è responsabile di circa il 3% delle emissioni totali di CO2 prodotte dall’essere umano”.
[h2] Fincantieri investe nel progetto “Tecnologie a basso impatto ambientale”
Pieroberto Folgiero racconta, infine, il nuovo progetto “Tecnologie a basso impatto ambientale” che ha preso vita dalla collaborazione tra Fincantieri, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), le Università di Genova, Napoli e Palermo, l’Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione, il RINA e il Ministero dello Sviluppo Economico: “Fincantieri ha realizzato una nave laboratorio di circa 25 metri per lo studio di tecnologie a basso impatto ambientale per la produzione di energia su mezzi navali. La nave, chiamata Zeus, Zero Emission Ultimate Ship, rappresenta il primo prototipo di nave a idrogeno in grado di andare per mare”.